L’arteriopatia periferica è una malattia che in generale si sviluppa nei soggetti adulti, in genere dopo i 50-55 anni d’età e tende ad aumentare con il passare del tempo. Questa patologia si caratterizza per la diminuzione dell’afflusso di sangue (e quindi di ossigeno) agli arti inferiori e, molto più raramente agli arti superiori, e si sviluppa a causa di un’ostruzione o di un restringimento delle arterie.
L’arteriopatia periferica, se non diagnosticata per tempo, può evolvere e portare a conseguenze anche gravi. Ne parliamo con la professoressa Mariagrazia Bordoni, responsabile della Chirurgia Venosa Complessa e degli Accessi Vascolari in Humanitas e consulente specialista di chirurgia vascolare presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.
Arteriopatia: i sintomi
Quando parliamo di arteriopatia ci riferiamo con un termine molto generico a una malattia che può colpire le arterie in qualsiasi parte del nostro corpo.
Nelle arteriopatie le pareti dei vasi si riducono di calibro fino anche alla chiusura completa a causa di “depositi” di materiali trasportati dal sangue.
Quando questa malattia colpisce le arterie degli arti inferiori, può manifestarsi un sintomo, piuttosto tipico, chiamato “claudicatio”. Una persona affetta da questo disturbo può camminare per una certa distanza, variabile da soggetto a soggetto, dovendosi poi fermare per un dolore muscolare, che può interessare l’intero arto o solo la gamba a seconda della posizione e della gravità delle ostruzioni arteriose.
Dopo alcuni minuti di riposo, il dolore scompare per poi riapparire dopo un analogo tratto di cammino. Questo sintomo con il passare del tempo tende a peggiorare e il dolore compare per percorsi sempre più brevi, fino a quando, nelle fasi più tardive della malattia senza trattamento, compare anche a riposo.
Arteriopatia: le cause
La causa è nella maggior parte l’arteriosclerosi, una malattia caratterizzata dal deposito di materiali del sangue negli strati della parete delle arterie.
È la stessa malattia che colpisce le coronarie, le arterie del cuore, in chi soffre di angina o ha avuto un infarto; può interessare le arterie carotidi, che portano sangue al cervello, in molti casi di persone che hanno avuto un ictus.
Arteriopatia: quando è bene contattare uno specialista
Il dolore agli arti inferiori può avere diversa origine e quindi non solo vascolare. Quando compare questo sintomo è buona cosa rivolgersi al proprio medico curante che, con qualche domanda, potrà indirizzare allo specialista più idoneo.
Il medico potrà anche rilevare l’eventuale presenza di fattori di rischio, rappresentati dalla storia familiare, l’ipertensione, elevati livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia, l’abitudine al fumo, la vita sedentaria, il sovrappeso. Il controllo di ciascuno di questi fattori rappresenta un passo fondamentale nella prevenzione e nella terapia dell’arteriopatia.
È bene non sottovalutare i disturbi della deambulazione: dolori tipo “crampo” che compaiono durante l’attività fisica e tendono a ripresentarsi sempre dopo un certo intervallo di cammino o di attività, possono essere segnale di allarme. In questi casi, lo specialista potrà suggerire gli esami di approfondimento necessari e consigliare variazioni nello stile di vita e terapie per evitare peggioramenti.
Prevenire l’arteriopatia è possibile?
È necessario modificare alcune abitudini nello stile di vita ed eliminare i fattori che possono negativamente influire sulla salute delle nostre arterie:
– Il fumo è estremamente dannoso e smettere di fumare è parte integrante del trattamento e della prevenzione dell’arteriopatia;
– l’ipertensione va tenuta sotto controllo secondo le indicazioni mediche;
– i valori di colesterolo, trigliceridi e glicemia devono essere mantenuti nei limiti di normalità prima di tutto con la dieta e, solo su indicazione medica, con i farmaci;
– mantenere l’attività fisica è un elemento cardine che agisce favorevolmente: il semplice cammino, fatto tutti i giorni, è un esercizio facilmente attuabile, con un importante valore nella prevenzione ed è un elemento fondamentale nel percorso di cura delle arteriopatie.
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