La sindrome dell’occhio secco è particolarmente comune in inverno: di base, si tratta di un’alterazione dell’equilibrio che regola la secrezione del film lacrimale, che si traduce con una mal distribuzione della quantità e qualità delle lacrime.
In inverno, alcune condizioni rischiano di peggiorare la corretta lubrificazione degli occhi, che rischiano di seccarsi: pensiamo al vento freddo o all’aria condizionata troppo calda.
Insieme al professor Paolo Vinciguerra, Direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University, scopriamo le cause della sindrome dell’occhio secco, i sintomi e anche qualche piccolo accorgimento per evitare questo disturbo.
Sindrome dell’occhio secco: i sintomi e le possibili cause
In inverno, e in generale con i primi freddi, il vento pungente e l’aria condizionata calda possono causare la sindrome dell’occhio secco, patologia che può manifestarsi sotto forma di ipolacrimia, ovvero una scarsa produzione di lacrime, ma anche una dislacrimia, ovvero una loro eccessiva evaporazione.
È la produzione fisiologica di lacrime, infatti, a mantenere l’occhio umido: questa può aumentare in risposta a stimoli particolari o quando la superficie oculare entra in contatto con un corpo estraneo. L’occhio secco è anche un effetto collaterale di alcune patologie autoimmuni, come ad esempio la sindrome di Sjogren.
Tra i sintomi più comuni della sindrome dell’occhio secco, indichiamo:
- fotofobia;
- arrossamento oculare;
- sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio;
- bruciore oculare;
- alterata lacrimazione;
- annebbiamento visivo;
- difficoltà di apertura delle palpebre al risveglio (dovuto alla secchezza oculare che si sviluppa in maniera molto spiccata durante la notte).
Sindrome dell’occhio secco: condizioni esterne
Esistono poi una serie di condizioni esterne che hanno un ruolo nella comparsa dell’occhio secco. Tra queste indichiamo:
- lo smog;
- il fumo di sigaretta;
- l’eccessiva esposizione all’aria condizionata troppo calda;
- l’eccessivo utilizzo di termosifoni in luoghi chiusi e non deumidificati;
- l’utilizzo quotidiano ed eccessivo dei device elettronici.
Sindrome dell’occhio secco: qualche accorgimento
La sindrome dell’occhio secco si può prevenire, o almeno attenuare, con semplici accorgimenti da attuare nel quotidiano.
Ad esempio, si potrebbero indossare occhiali per proteggersi dal vento, limitare, quando possibile, il tempo di utilizzo dei diversi device, ed evitare il fumo, attivo o passivo che sia.
In casa, si può evitare di impostare il condizionatore a temperature troppo alte, e assicurarsi di deumidificare bene l’ambiente per rendere l’aria più asciutta. Infatti, l’abbassamento dell’umidità in inverno porta a una più rapida evaporazione delle lacrime, e di conseguenza a una più facile insorgenza della sindrome dell’occhio secco.
Bere molta acqua, seguire una dieta sana e battere gli occhi più spesso sono tutti modi per mantenere l’idratazione costante.
Infine, la sindrome da occhio secco può essere correlata a patologie come blefariti e congiuntiviti: è necessario quindi consultare un medico oculista nel caso in cui i fastidi persistano.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici