Tra i frutti autunnali, merita una particolare attenzione la melagrana. Frutto della Punica granatum, specie appartenente alla famiglia delle Lythraceae, ha un’origine antichissima e viene coltivato in India, nel Caucaso, in Iran, nell’area mediterranea.
La melagrana, caratterizzata da un sapore molto dolce e dalla sua forma particolare, non è solo molto buona, ma apporta molti benefici.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Laura Carabelli, Dietologa presso Humanitas Medical Care e Humanitas Mater Domini.
Melagrana: acqua, vitamine e minerali
Il nome melograno (punica granatum) deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi). La forma del melograno ricorda in effetti quello della mela, ma con all’interno i numerosi chicchi dal gusto acidulo, chiamati arilli. Con il nome melograno si intende propriamente l’albero, il frutto viene chiamato melagrana.
Da un punto di vista calorico 100 grammi di melagrana apportano 50-60 kcal.
La melagrana è formata per l’80% d’acqua: Il resto è composto dal 13% di zuccheri, 3-4% di fibre, per l’1% di proteine e grassi per lo 0,5-1%. Inoltre è ricca di vitamine A, C. Fonte anche di importanti minerali come il potassio (250 mg/100 grammi di parte edibile) e il fosforo (22 mg/100 gr), contiene anche in quantità meno rilevanti magnesio, ferro, zinco, manganese e rame.
Nella melagrana sono presenti in grandi quantità antiossidanti, vitamina C (acido ascorbico) e provitamina A, ma soprattutto polifenoli (acido ellagico in primis, ma anche punicalagina presente nel succo di melagrana), di cui si conoscono da tempo gli effetti protettivi nell’ostacolare lo stress ossidativo. Grazie a queste sostanze la melagrana può essere considerata un frutto ideale da inserire nella dieta per prevenire patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare, patologie tumorali e neurodegenerative (malattia di Alzheimer). La melagrana è anche un’ottima fonte di fibre solubili e insolubili, che la rendono “un ottimo cibo” per il nostro microbiota intestinale oltre a ridurre la colesterolemia. La presenza di acido ellagico permette inoltre di utilizzarla come astringente in caso di diarrea.
Le proprietà benefiche del melograno
Anticamente la melagrana era utilizzato per calmare i bruciori di stomaco, ma anche come afrodisiaco. Le sostanze che contiene hanno diversi benefici sull’organismo; infatti, il melograno ha proprietà:
● vermifughe e antielmintiche, contro i parassiti intestinali;
● antidiarroiche;
● antitrombotiche, antiallergiche, vasoprotettrici e gastroprotettrici;
● antiossidanti;
● anticoagulanti.
Di conseguenza, la melagrana si rivela un utile alleato nella prevenzione dell’aterosclerosi, malattie cardiovascolari, Alzheimer ma anche un frutto “anti-invecchiamento cutaneo” per il ruolo dell’acido ellagico nell’impedire la degradazione del collagene.
Se i frutti sono particolarmente maturi, vi è un’elevata quantità di fitoestrogeni, utili nel combattere i sintomi della menopausa, come le vampate di calore, gli sbalzi d’umore, il nervosismo e il calo della libido.
Le proprietà benefiche di questo frutto sono innumerevoli e può essere inserito nella dieta come frutto nelle insalate, nei primi piatti (risotto alla melagrana), nelle pietanze (salmone alla melagrana) o come frutto in quanto tale per assaporare il sapore acidulo e dolce insieme.
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