L’ernia del disco è una condizione molto comune che si verifica quando il nucleo polposo fuoriesce dallo spazio intervertebrale, e comprime i nervi spinali. Rappresenta una delle cause più comuni di dolore al collo, alla schiena, alle braccia (brachialgia) e alle gambe (sciatalgia).
I dischi intervertebrali sono infatti presenti su tutti i tratti della colonna vertebrale, dal segmento cervicale a quello lombare. Questi tendono a degenerare con l’età e a rompersi in caso di sforzi fisici importanti.
Esistono vari tipi di ernia discale, con diverse indicazioni di trattamento.
Quali sono i sintomi dell’ernia del disco e come si cura? Ne parliamo con il dottor Gabriele Capo, specialista dell’Unità Operativa di Neurochirurgia I – Neurochirurgia Cranica e Spinale presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.
Ernia del disco: i sintomi
Il termine ernia del disco comprende diverse condizioni patologiche a carico del disco intervertebrale, che può assottigliarsi e protrudere (bulging), come uno pneumatico sgonfio e schiacciato, o rompersi, determinando la fuoriuscita del suo contenuto più morbido e gelatinoso, il nucleo polposo (ernia espulsa).
Il dolore che ne deriva varia, pertanto, a seconda del tipo di ernia, del volume, della localizzazione (al collo o alla schiena) e anche all’età.
Il sintomo più comune è sicuramente il dolore alla colonna che si irradia lungo il braccio (brachialgia) nel caso si tratti di un’ernia cervicale, oppure alla gamba nel caso di ernia lombare, la cosiddetta sciatalgia o cruralgia.
Il dolore può apparire improvvisamente dopo uno sforzo eccessivo, oppure progressivamente dopo alcune ore o giorni, con l’intensità che aumenta nel tempo.
Questo si può associare a debolezza, mancanza di forza, intorpidimento e formicolio e ad altri sintomi dovuti all’irritazione delle radici nervose.
In casi particolari, può esserci interferenza con il funzionamento della vescica, con difficoltà a urinare, o dell’intestino. Si tratta di condizioni urgenti dove bisogna ricorrere a un trattamento tempestivo.
Quali sono le cause dell’ernia del disco?
L’ernia del disco è causata da diversi fattori.
Con il tempo i dischi intervertebrali tendono a perdere il loro contenuto acquoso e le fibre che li costituiscono, determinando minore resistenza e flessibilità. Questo processo degenerativo, unito all’usura degli altri elementi della colonna vertebrale e l’assenza di una muscolatura paravertebrale adeguata, può portare a rottura dell’anello fibroso (anulus) e quindi alla formazione dell’ernia, anche per minimi sforzi.
È anche possibile che un disco sano, non ancora usurato, vada incontro alla rottura/fissurazione a seguito di un movimento sbagliato o a uno sforzo eccessivo (spesso comune in chi svolge mansioni o lavori pesanti) o a un trauma della colonna vertebrale.
Le cause traumatiche o violente in grado di determinare l’ernia del disco possono essere:
- intensa attività sportiva (sollevamento di pesi)
- trasporto di materiali pesanti
- movimenti bruschi o improvvisi come flesso-estensioni o eccessive torsioni del tronco
- cadute sulla schiena
I trattamenti per l’ernia del disco
L’ernia del disco in particolare espulsa tende a riassorbirsi naturalmente e ridursi di dimensioni con il tempo. Pertanto si predilige il trattamento farmacologico, in attesa della risoluzione spontanea, e solo in ultima istanza, il trattamento chirurgico.
In caso però di debolezza muscolare, alle braccia o alle gambe, così come in caso di difficoltà minzionale (funzione vescicale) si raccomanda invece il trattamento chirurgico.
La guarigione spontanea dell’ernia è infatti un processo che richiede diverse settimane e non è quindi sempre possibile attendere, soprattutto in presenza del rischio di danni neurologici permanenti. Alcune ernie rimangono inoltre dolorose per diversi mesi nonostante i trattamenti conservativi, e richiedono pertanto l’intervento chirurgico.
La procedura chirurgica garantisce normalmente la scomparsa immediata dei sintomi e, con le moderne tecniche di microchirurgia e di endoscopia, presenta dei rischi minimi.
Il periodo di convalescenza è di alcuni giorni, e una volta terminato, il paziente può tornare alle comuni attività quotidiane.
I trattamenti conservativi più comuni sono invece rappresentati dai farmaci da assumere per bocca, dalle procedure di infiltrazione mirate, e dalla fisioterapia posturale.
La prevenzione della comparsa dell’ernia del disco passa per un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare. Mantenere una buona muscolatura paravertebrale evita la comparsa di questa condizione.
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