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Aragosta

Che cos’è l’aragosta?

L’aragosta è uno dei crostacei più pregiati. Appartenente al genere Palinurus, fra le specie più apprezzate è inclusa l’aragosta mediterranea, Palinurus elephas.

 

 

Quali sono le proprietà nutrizionali dell’aragosta?

100 g di aragosta fresca apportano circa 85 Calorie ripartite come segue:

  • 75% proteine
  • 20% lipidi
  • 5% carboidrati

Una volta bollita, la stessa quantità di aragosta apporta 107 Calorie ripartite nello stesso modo.

 

Più in particolare, in 100 grammi di aragosta bollita sono presenti circa:

 

 

Quando non mangiare l’aragosta?

Il carapace dell’aragosta è una fonte di glucosamina, molecola che potrebbe interagire con il warfarin, con alcuni antitumorali, con il paracetamolo e con gli antidiabetici. In caso di dubbio è bene chiedere consiglio al proprio medico.

 

 

Periodo di reperibilità dell’aragosta

L’aragosta mediterranea non può essere pescata dall’1 gennaio al 30 di aprile. La disponibilità sul mercato durante tutto l’anno è resa possibile dal suo allevamento.

 

 

Possibili benefici e controindicazioni dell’aragosta

Il consumo di crostacei come l’aragosta è stato associato a una riduzione del rischio di obesità, diabete e malattie cardiache e al miglioramento dei livelli di colesterolo nel sangue. In effetti anche l’aragosta è una fonte di omega 3, acidi grassi amici della salute cardiovascolare, e non solo. Gli omega 3 sono infatti stati associati anche a benefici a livello psicologico sia per gli adulti che per i bambini. Anche il selenio è importante per il buon funzionamento dell’organismo, in particolare per quello della tiroide. Rame e ferro aiutano invece a ridurre il rischio di anemia.

I crostacei possono essere causa di intolleranze alimentari. Inoltre l’aragosta può contenere mercurio tossico per la salute; per questo è bene non mangiarla troppo spesso, soprattutto durante la gravidanza.

Per ridurre il rischio di patologie di origine alimentare è bene acquistare aragoste fresche solo se sono state conservate a una temperatura non superiore ai 4 gradi e non bisogna esporle a lungo a temperature più elevate.

 

 

Disclaimer
Le seguenti informazioni rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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