Lo zaleplon è utilizzato nei casi di insonnia legati a difficoltà ad addormentarsi. Non aiuta, invece, né a dormire più a lungo né a ridurre il numero di risvegli durante la notte.
Come funziona lo Zaleplon?
Lo zaleplon è un farmaco ipnotico-sedativo che agisce riducendo l'attività del cervello per permettere di dormire.
Come si assume lo Zaleplon?
Lo zaleplon viene somministrato per via orale sotto forma di capsule. In genere si assume al bisogno, quando ci si è già coricati e non si riesce ad addormentarsi.
Effetti collaterali dello Zaleplon
Fra i possibili effetti avversi dello zaleplon sono inclusi:
- sonnolenza
- capogiri
- sensazione di avere la testa leggera
- mancanza di coordinazione
- intorpidimento, bruciori o pizzicore di mani o piedi
- mal di testa
- perdita di appetito
- problemi alla vista
- dolore agli occhi
- ipersensibilità ai rumori
- variazioni dell'olfatto
- mestruazioni dolorose
È importante avvisare subito il medico nel caso in cui l'assunzione dello zaleplon è associata a:
- rash
- prurito
- orticaria
- gonfiore a volto, gola, lingua, labbra o occhi
- raucedine
- difficoltà respiratorie o di deglutizione
Controindicazioni e avvertenze
Lo zaleplon deve essere assunto solo quando si ha intenzione di dormire almeno per 7-8 ore. In caso contrario si può avere a che fare con effetti collaterali come capogiri e problemi di coordinazione o di memoria.
Inoltre bisogna ricordare che il farmaco può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi, indurre dipendenza, che l'alcol ne aumenta gli effetti collaterali e che prima di interrompere l'assunzione è bene consultare
il medico.
Prima di iniziare il trattamento è invece bene informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualunque altro medicinale, in particolare l'aspirina o l'atrazina
- dei medicinali
- dei fitoterapici e degli integratori assunti, citando in particolare antistaminici, barbiturici, farmaci contro la tosse o il raffreddore, psicofarmaci, antidepressivi, anticonvulsivanti, antidolorifici, rifampin, sedativi, tranquillanti,
- tioridazina o altri farmaci contro l'insonnia
- in caso di alcolismo o di uso di droghe (anche se si tratta di problemi del passato), di tentativi di suicidio e se si soffre (o si ha sofferto) di depressione, malattie psichiatriche, convulsioni, malattie polmonari, problemi respiratori o malattie renali o epatiche
- in caso di gravidanza o allattamento
È inoltre necessario avvisare chirurghi e dentisti di eventuali trattamenti con zaleplon in corso.