L’osteoporosi è una malattia cronica silente che affligge circa cinque milioni di persone in tutta Italia, prediligendo il sesso femminile in età post-menopausale. Si caratterizza per la presenza di alterazioni a carico della struttura ossea che determinano una minore resistenza al carico meccanico e un aumentato rischio di fratture.
L’osteoporosi viene spesso identificata nei pazienti quando ormai la fragilità che la caratterizza ha già compromesso l’osso e condotto a una dolorosa frattura. Per questo motivo, oltre ad aver implementato l’attività specialistica aumentando il numero di sedute ambulatoriali dedicate alla diagnosi e al trattamento dell’osteoporosi, gli specialisti Endocrinologi di Humanitas hanno ideato un percorso di prevenzione pensato per tutti coloro che potrebbero essere in una fascia a rischio osteoporosi ma non hanno ancora sviluppato i sintomi, che generalmente coincidono con la comparsa di una frattura.
Ne parliamo con il professor Gherardo Mazziotti, Responsabile della Sezione di Ricerca, Diagnosi e Cura delle Malattie Osteo-Metaboliche dell’Unità di Endocrinologia e Diabetologia di Humanitas, diretta dal professor Andrea Lania.
Percorso osteoporosi: cosa prevede
Il percorso prevede, nel corso di una sola giornata, una prima visita specialistica di inquadramento, l’esecuzione dell’esame MOC-DEXA lombare e femorale (con strumento di nuova generazione messo a disposizione dal Dipartimento di Diagnostica per Immagini di Humanitas), un prelievo ematico per esami di primo livello, e una visita conclusiva per definire il trattamento terapeutico laddove necessario, o, in presenza di un’osteoporosi in fase iniziale, le indicazioni per frenarne la progressione ( per esempio mediante l’assunzione di calcio e vitamina D e modifiche degli stili di vita). Inoltre, in caso il paziente presenti un rischio di frattura elevato o abbia sintomi che facciano supporre un coinvolgimento della colonna vertebrale, agli esami si aggiungerà anche la radiografia della colonna con tecnologia EOS di nuova generazione a bassa esposizione radiante, per l’identificazione e la caratterizzazione precoce delle fratture vertebrali.
A chi è rivolto il percorso?
L’iniziativa è rivolta a coloro che non hanno mai eseguito una valutazione per osteoporosi e in particolare:
– a donne in post-menopausa e uomini di età superiore a sessant’anni, con familiarità per fratture di femore o vertebre;
– a donne in post-menopausa e uomini di età superiore a sessantacinque con storia di basso peso, abuso alcolico e fumo di sigarette;
– individui di qualsiasi sesso ed età con una storia di fratture da traumi lievi;
– pazienti di qualsiasi sesso ed età affetti da malattie potenzialmente osteopenizzanti quali malattie reumatologiche, anoressia nervosa, sindrome da malassorbimento, malattie infiammatorie croniche intestinali, bronchite cronica, malattie neuro-muscolari, malattie ematologiche, ipertiroidismi, iperparatiroidismi, ipogonadismi, malattie di eccesso e difetto degli ormoni ipofisari;
– pazienti di qualsiasi sesso ed età in terapia cronica con farmaci potenzialmente osteopenizzanti, tra cui cortisonici, terapie ormonali del carcinoma della mammella e della prostata, immunosoppressori antidepressivi, anti-retrovirali e anti-epilettici.
Osteoporosi: la prevenzione è fondamentale
“Quando si parla di osteoporosi, prevenzione e diagnosi precoce sono fondamentali e rappresentano una vera sfida nell’affrontare questa patologia: a oggi, infatti, oltre il 50% dei soggetti a rischio di fratture da fragilità non accede né alla diagnosi né alle cure.
È dunque fondamentale intervenire prima dell’insorgenza di una frattura, capace di compromettere – talvolta anche in maniera significativa – l’ autonomia e dunque la qualità di vita del paziente”, sottolinea il professor Mazziotti.
Per informazioni e prenotazioni
Per informazioni e prenotazioni sul percorso osteoporosi telefonare al numero 02.8224.8224 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00 e sabato dalle 8.00 alle 13.00
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