La pandemia COVID-19 ha avuto, come sappiamo, un impatto notevole sulla quotidianità della società e ha messo sotto pressione gli Ospedali che si sono ritrovati – in molti casi – a curare i pazienti infetti e a dover riorganizzare la propria attività clinica.
Uno degli aspetti più rilevanti nel nostro Paese riguarda i centri di Chirurgia oncologica di riferimento e la ricaduta dell’emergenza sanitaria sulla loro attività.
La pubblicazione di Humanitas su Annals of Surgery
Il Dipartimento di Chirurgia di Humanitas ha guidato un studio1, pubblicato sulla prestigiosa rivista Annals of Surgery, che ha analizzato l’impatto di COVID-19 sull’attività chirurgica oncologica elettiva. Per farlo ha inviato un questionario ai centri di riferimento per i tumori epato-bilio-pancreatici, del colon-retto, esofago-gastrici e per i sarcomi e i tumori dei tessuti molli, ricevendo l’adesione da parte del 96% degli stessi: 54 Unità Operative da 36 centri distribuiti in tutti Italia.
L’indagine descrive la situazione dei centri cinque settimane dopo il primo caso di trasmissione secondaria in Italia e mostra come l’oncologia chirurgica abbia subito una notevole – quanto obbligata – riduzione dell’attività con conseguente allungamento delle liste d’attesa.
Le difficoltà dei centri di Chirurgia oncologica
Come ci spiega il professor Guido Torzilli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia generale in Humanitas e referente dello studio: “La pubblicazione documenta le difficoltà avute dai centri di Chirurgia oncologica di riferimento nel nostro Paese, nel mantenere viva la cura dei pazienti in carico durante la pandemia. Illustra però anche alcune possibili soluzioni alla luce delle criticità emerse.
Il tema della chirurgia oncologica e più in generale la gestione del paziente oncologico deve tornare a essere prioritario: il dislocamento di risorse richiesto per affrontare le necessità della pandemia ha avuto una ripercussione notevole su questo contesto e il nostro lavoro ha aperto la discussione su come ripartire una volta superata la fase centrale dell’emergenza. Una discussione già avviata da tempo in Humanitas, grazie anche alla sinergia tra Dipartimento di Chirurgia generale e Cancer Center, e che speriamo possa contribuire ad assicurare la migliore continuità di cura ai pazienti oncologici ai quali Humanitas ha da sempre garantito i più elevati e innovativi standard di trattamento”, ha concluso il prof. Torzilli.
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Annals of Surgery, 2020. Torzilli G, Vigano L, Galvanin J, Castoro C, Quagliuolo V, Spinelli A, Zerbi A, Donadon M, Montorsi M and the COVID-SURGE-ITA group. A Snapshot of Elective Oncological Surgery in Italy During COVID-19 Emergency.
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+56.000 pazienti PS
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici