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Smart working: i consigli per chi lavora da casa

In queste settimane – per via della pandemia da COVID-19 – molti stanno ricorrendo allo smart working; per alcune realtà è una novità, per altre si tratta di una modalità di lavoro già in uso.

Con lo smart working si lavora da casa e si gestisce il proprio tempo, si portano avanti le attività per via digitale e si possono fare riunioni a distanza.

Lo smart working richiede organizzazione, a maggior ragione laddove ci si è trovati obbligati a praticarlo e si deve magari condividere la casa con altre persone, a loro volta impegnate a lavorare da remoto o a seguire le lezioni nel caso di figli studenti.

Cinque consigli per gestire lo smart working

  1. Trovarsi a casa tutto il giorno e a lungo può portare con sé una difficoltà nella gestione del proprio tempo. Consiglio di darsi obiettivi concreti giornalieri e a cadenza settimanale o mensile, a seconda delle proprie esigenze e del tipo di lavoro. Avere una vera e propria lista delle cose da fare può aiutare a fare il punto e a organizzare il proprio tempo.
  2. L’obbligo a lavorare da casa ci fa risparmiare il tempo sugli spostamenti, pertanto è possibile che la routine mattutina sia più “rilassata”. È comunque importante mantenere ritmi e orari regolari, iniziando a lavorare o a studiare all’orario consueto e terminando – salvo diverse esigenze – alla stessa ora.
  3. È importante pranzare in maniera sana ed equilibrata, fare delle pause di tanto in tanto e prendersi cura di sé e del proprio aspetto; anche se a casa ci si veste in maniera più comoda, evitiamo di rimanere in pigiama.
  4. Creiamo uno spazio di lavoro, nei limiti del possibile e nel tentativo di conciliare le diverse esigenze di convivenza. Se lavoriamo al computer sediamoci al tavolo, evitando di lavorare sul divano o sul letto, e se ne disponiamo colleghiamo il portatile a tastiera e monitor e utilizziamo il mouse. Prestiamo attenzione alla postura: se usiamo il computer portatile, rialziamolo in modo da permettere alla nostra colonna di mantenere una curvatura fisiologica e di non tenere il capo e il collo flessi verso il basso. Se non si ha una sedia ergonomica, è consigliabile appoggiare un cuscino sullo schienale della sedia a livello lombare. Attenzione infine anche alla luce: è preferibile che non sia incidente sullo schermo del computer, ma possibilmente che arrivi di lato.
  5. Non confondere il lavoro e il privato. Essere a casa può essere di aiuto nel gestire alcune esigenze domestiche, ma affinché la giornata sia fruttuosa e non ci si affanni avvicendandosi tra lavoro e casa, è importante anche in questo caso organizzarsi. In pausa pranzo può essere comodo mettere una lavatrice o stendere i panni, ma è utile programmare le diverse attività tenendo ben distinto il tempo in cui ci si concentra sul lavoro da quello in cui ci si dedicata alla casa o alle necessità personali.

Una buona organizzazione della giornata migliora le prestazioni lavorative, contrasta lo stress e consente di affrontare un po’ meglio la gestione del lavoro da remoto.

 

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