Humanitas ha ospitato, dal 19 al 21 febbraio, il primo Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Chirurgia Epato–bilio-Pancreatica (AICEP), nata proprio in Humanitas lo scorso giugno.
Ne parliamo con il professor Guido Torzilli, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e dell’Unità Operativa di Chirurgia Epatolobiliare in Humanitas oltre che Presidente Fondatore di AICEP.
Il primo Congresso nazionale
Al Congresso, dedicato alla chirurgia e ai trapianti nei pazienti con patologie a carico di fegato, pancreas e vie biliari, hanno preso parte 250 specialisti provenienti da tutta Italia. Tra i temi al centro dei lavori: la chirurgia oncologica, la chirurgia laparoscopica e robotica, le linee guida diagnostiche e terapeutiche dei tumori di fegato e del pancreas, il ruolo crescente dei trapianti, la chirurgia epatica e colorettale sincrona e l’innovazione tecnologica.
“Questo primo Congresso Nazionale di AICEP ha rappresentato un’occasione importante per scambiare idee, proporre collaborazioni e avanzare progetti scientifici comuni, ma soprattutto per coagulare insieme la comunità dei chirurghi epatobiliopancreatici che è di assoluto riferimento in questo ambito vantando un primato culturale sia a livello europeo sia extra. Una chirurgia, quella epato-bilio-pancreatica e dei trapianti, che a fronte della complessità delle malattie che è chiamata ad affrontare, offre risposte sempre più efficaci ai bisogni dei nostri pazienti”, spiega il prof. Torzilli.
La nascita e gli obiettivi di AICEP
“AICEP rappresenta la prima Associazione italiana di Chirurgia epatobiliopancreatica formalmente riconosciuta ed è nata proprio in Humanitas lo scorso giugno. Inclusione, meritocrazia, innovazione e Ricerca sono le nostre parole chiave, al fine di costruire il riferimento nazionale della comunità di Chirurgia epatobiliopancreatica e rappresentarla nel mondo con l’intento comune di favorire il progresso clinico, tecnico e scientifico di questa alta specializzazione chirurgica.
In ambito chirurgico, e probabilmente non solo, siamo stati i primi in Italia e non a sottoscrivere uno statuto societario che prevede che la candidatura a cariche di responsabilità sia possibile solo in presenza di un Curriculum clinico e scientifico adeguato. L’H-index (un valore che quantifica il numero e l’impatto delle pubblicazioni scientifiche di un autore) è tra i parametri utili a selezionare chi, tra coloro che intendano servire AICEP con funzioni direttive, abbia i criteri di rappresentatività scientifica adeguati al ruolo. Gli organi direttivi eletti sono peraltro strutturati a garantire rappresentatività alle varie fasce di età valorizzando il ruolo dei più giovani che hanno accesso ai ruoli esecutivi (consiglio direttivo), senza dimenticare i senior chiamati a dare il loro contributo quali garanti dello statuto. Questa modalità è stata subito messa alla prova con la votazione delle nuove cariche; votazione avvenuta con la partecipazione di oltre il 75% dei nuovi soci. Con questo sforzo a poco meno di un anno dalla sua fondazione ho concluso il mio compito e lascio alle nuove cariche appena elette e a quelle che seguiranno la gestione di AICEP con la soddisfazione di aver avviato un ciclo e la ferma convinzione che lo stesso sarà virtuoso” ha concluso il prof. Torzilli.
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