Ampliare gli orizzonti, le competenze e le sensibilità dei futuri professionisti della salute attraverso la condivisione di esperienze e testimonianze di impegno in parti del mondo molto diverse e critiche, come l’Africa. Con questa sfida Humanitas University ha inaugurato il suo sesto Anno Accademico.
“Per un Ateneo come il nostro, che ha fatto dell’innovazione e della tecnologia un elemento distintivo – spiega Gianfelice Rocca, Presidente di Humanitas – quest’apertura di Anno Accademico focalizzata sull’Africa rappresenta un importante momento di riflessione sulla necessità e la capacità di essere innovativi anche in contesti molto differenti. L’Africa è oggi una frontiera, perché lì vive – e sempre più si concentrerà in futuro – gran parte della popolazione mondiale. È una terra di sfide: demografiche, geopolitiche, sanitarie e di innovazione. Sfide che – mi auguro – i futuri professionisti della salute che formiamo possano cogliere, portando il loro contributo. Penso per esempio agli studenti di MEDTEC School e al loro possibile ruolo in una Medicina che, grazie alla tecnologia, trova strade di innovazione che rispondono ai bisogni di un territorio così profondamente diverso dal nostro”.
Il progetto Bangui in Africa
Ospiti d’onore Don Dante Carraro, Direttore CUAMM – Medici con l’Africa, e Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, con cui Humanitas University collabora dal 2018 sul fronte didattico per il Progetto Bangui, nato in seguito all’appello del Papa di aiutare l’ospedale pediatrico del paese Centroafricano. Humanitas University, in particolare, supporta il progetto occupandosi di alcuni corsi della Facoltà di Medicina e della Scuola di specializzazione in Pediatria. Anima del progetto la dottoressa Maria Grazia Bordoni che ha coinvolto molti medici, docenti e professionisti che si sono impegnati anche individualmente dedicandosi agli altri e rappresentando la vera essenza del loro lavoro. Questa collaborazione continuerà anche nel nuovo anno accademico, nel corso del quale medici e docenti di Humanitas University terranno corsi di tecniche chirurgiche e di lavoro in gruppo e leadership a Bangui. Inoltre, da febbraio a maggio 2010, due laureati dell’Università di Bangui verranno in Humanitas per un approfondimento sulla diagnostica per immagini.
“Come istituzione abbiamo il dovere di raccogliere la sfida di comprendere i bisogni dei pazienti e formare professionisti della salute in grado di agire con efficacia in qualunque parte del mondo – spiega il Rettore di Humanitas University, Marco Montorsi -, dunque pronti e aperti a mettere in discussione quello che hanno imparato per adattarlo in funzione dei diversi scenari che si troveranno ad affrontare, siano essi in Italia o altrove”.
Humanitas University: positivo il bilancio dei primi sei anni
L’apertura del nuovo Anno Accademico ha visto la presenza del Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del sindaco di Pieve Emanuele Paolo Festa.
“Il bilancio dei nostri primi sei anni di vita è molto positivo: siamo cresciuti e abbiamo continuato a investire per innovare – continua Marco Montorsi –. La forte sinergia e integrazione con il mondo della clinica e della Ricerca ci ha consentito di alimentare un circolo virtuoso che ha portato ad attrarre docenti e ricercatori di grande esperienza e valore, grazie alla possibilità di inserirsi in un contesto internazionale di grande valore e riconosciuto in tutta Europa.
È cresciuto il numero di studenti, dai primi 100 pionieri del 2014 ad oltre 1.400 ragazzi, abbiamo avviato nuovi Corsi di Laurea, ultimo nato MEDTEC School sviluppato con un partner di eccellenza come il Politecnico di Milano. Sul fronte della formazione post-laurea, siamo sede di numerose scuole di specializzazione, PhD e Master. Inoltre, il nostro Simulation Center si è appena arricchito del nuovo “CUBE”, uno spazio di tecnologia e condivisione delle conoscenze dedicato agli specializzandi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, equipaggiato con le più avanzate tecnologie come simulatori artroscopici e laparoscopia, postazioni per esercitarsi con suture e simulatori per la gestione delle vie aeree e delle emergenze”.
Humanitas University
Il 2019/2020 è il sesto anno di attività di Humanitas University, Ateneo dedicato alle Life Sciences strettamente integrato con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ospedale e centro di ricerca. Caratteristica di Humanitas University, dove l’insegnamento della Medicina è condotto interamente in lingua inglese, è il respiro internazionale. La visiting faculty include Premi Nobel per la Medicina e ricercatori di fama internazionale. Oltre al corso di Medicina internazionale e al nuovo MEDTEC School, sviluppato insieme al Politecnico di Milano, è presente anche un corso di laurea in Infermieristica, attivo anche presso la sede di Bergamo, e un corso di Laurea in Fisioterapia. Abbiamo oltre 1.200 studenti e il 36% è straniero.
Le lezioni si tengono nel nuovo Campus, concepito secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale, tali da promuovere le occasioni di incontro e di scambio tra docenti, ricercatori e giovani allievi provenienti da ogni parte del mondo. Il nuovo complesso è formato attualmente da 4 edifici per 25 mila mq.
Fiore all’occhiello del Campus è il Simulation Lab, che include il Mario Luzzatto Simulation Center e un Anatomy Lab: uno spazio altamente tecnologico di oltre 2.000 mq, tra i più grandi in Europa, a disposizione di studenti, specializzandi e professionisti della salute, che possono formarsi sulla base dei diversi livelli di specializzazione e complessità.
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici