Negli ultimi mesi i tumori del fegato sono stati al centro del dibattito scientifico, grazie a tre appuntamenti internazionali cui ha preso parte anche la dottoressa Lorenza Rimassa, Vice Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia medica e Responsabile della sezione Tumori Apparato Gastroenterico di Humanitas.
Diversi i temi affrontati, con una particolare attenzione agli studi clinici e al trasferimento dei risultati dagli studi alla pratica clinica, a beneficio del paziente.
Grazie al contributo della dottoressa Rimassa, vediamo più da vicino i temi al centro dei suoi interventi.
EASL HCC Summit, Lisbona: il trattamento dell’epatocarcinoma in seconda linea
“Shaping the future in liver cancer therapy: Current clinical standards, emerging opportunities and new molecular principles”: questo il titolo del Congresso organizzato dall’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL), il meeting che ha cadenza annuale, si è svolto a Lisbona dal 14 al 16 febbraio. I lavori si sono concentrati sull’epatocarcinoma, pur non trascurando gli altri tumori primitivi del fegato, e la presentazione della dottoressa Rimassa, in particolare, era dedicata alla seconda linea di terapia.
A breve, infatti, saranno disponibili non più uno solo ma tre farmaci per il trattamento dei pazienti in seconda linea (pazienti che dunque sono già stati trattati in prima linea) ed è pertanto importante decidere nella pratica clinica quali farmaci scegliere.
Come sottolinea la dottoressa Rimassa: “Le possibilità di trattamento dell’epatocarcinoma avanzato si stanno ampliando e stanno diventando sempre più articolate. Nella scelta occorre valutare diversi elementi come, per esempio, il tipo di farmaco, il target terapeutico, l’efficacia, la sicurezza/tollerabilità e naturalmente le caratteristiche del paziente: è fondamentale infatti scegliere alla luce del singolo paziente che si ha di fronte”.
Nel corso dell’EASL HCC Summit, la dottoressa Rimassa ha anche co-moderato una sessione dedicata al futuro degli studi clinici e al loro sviluppo e su come si possano trasferire i dati così ottenuti nella pratica clinica.
Gli specialisti si sono dati appuntamento al Liver Cancer Summit 2020, che si svolgerà a Praga con un nuovo format: il meeting sarà infatti dedicato non solo all’epatocarcinoma, ma a tutti i tumori primitivi del fegato e la dottoressa Lorenza Rimassa è stata scelta come organizzatrice insieme ad altri due specialisti.
AASLD 2019 Emerging Topic Conference, Atlanta: il ruolo della biopsia negli studi clinici dell’epatocarcinoma avanzato
Il 22-23 marzo, invece, la dottoressa Rimassa è stata invitata ad Atlanta come relatrice a un corso organizzato dall’Associazione Americana per lo Studio delle Malattie del Fegato (AASLD). Oggetto della sua presentazione il ruolo della biopsia negli studi clinici dell’epatocarcinoma avanzato.
“L’esecuzione della biopsia non è così comune nel caso dell’epatocarcinoma perché la diagnosi può essere anche su base radiologica. Il dato bioptico però è importante perché permette non solo di effettuare una diagnosi corretta, ma anche di caratterizzare la malattia allo scopo di individuare biomarcatori capaci di definire la prognosi o predire la risposta alle terapie. Nel caso dell’epatocarcinoma infatti non disponiamo ancora di marcatori molecolari in grado di identificare e selezionare i diversi sottogruppi di pazienti. Se in futuro si riuscisse a raggiungere questo obiettivo e i biomarcatori avessero così un ruolo nel processo clinico decisionale, la biopsia dovrebbe diventare un esame di routine, parte integrante dello standard di cura”, ha sottolineato la specialista.
EASL ILC 2019, Vienna: terapia loco-regionale e sistemica nell’epatocarcinoma e terapie nei tumori del fegato
Dal 14 al 16 aprile si è infine svolto a Vienna l’International Liver Congress, il Congresso annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL) dedicato a tutte le patologie del fegato (come per esempio steatosi, epatite, cirrosi), comprese quelle oncologiche.
La dottoressa Rimassa ha partecipato con il ruolo di “esperta” a un “Breakfast Morning Round” dal titolo “HCC Therapy: When to use Locoregional or Systemic Therapy and when to Switch”. Una collega più giovane, detta young investigator, ha presentato dei casi clinici che venivano commentati e discussi da alcuni esperti. Il focus era la terapia dell’epatocarcinoma e in particolare quando ricorrere alla terapia locoregionale e quando alla sistemica e quando passare dalla prima alla seconda: “un passaggio fondamentale – precisa la specialista – perché consente di ottimizzare il risultato terapeutico”.
La dottoressa ha poi fatto da guida nel corso di un Poster Tour dal titolo “Liver tumors: therapy”. I partecipanti al Congresso inviano gli abstract dei loro lavori, che vengono divisi per ambiti e ne vengono scelti alcuni. Tra i poster esposti, la dottoressa Rimassa ne ha selezionati tre e ha accompagnato i partecipanti interessati a visionarli, discutendone insieme a loro e agli autori stessi dei poster. Le tematiche affrontate comprendevano l’importanza del passaggio al momento appropriato dalla terapia locoregionale a quella sistemica nei pazienti con epatocarcinoma e il trattamento farmacologico nei pazienti con epatocarcinoma e contemporaneamente in dialisi per insufficienza renale cronica: un lavoro a cui ha preso parte anche Humanitas.
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