Il 22 e 23 febbraio il centro congressi Humanitas ha ospitato il convegno “Ortho Center Meeting Humanitas”, il primo momento di confronto tra tutti gli specialisti in campo ortopedico di Humanitas.
Un’occasione importante per scambiare conoscenze tra ortopedici esperti e soprattutto per formare futuri medici e specializzandi con seminari, relazioni, simulazioni pratiche e live surgery (anche con l’utilizzo di simulatori per artroscopia) tenute, tra gli altri, da alcuni dei più importanti esperti a livello internazionale.
Diversi, infatti, sono stati gli ospiti stranieri presenti alla kermesse, tra questi il prof. Per Kjærsgaard–Andersen presidente della Società Europea di Ortopedia e Traumatologia (EFORT), il prof. Akos Zahar della Helios Klinikum Emil von Behring di Berlino e il prof. Vittore Costa della Clinique duSport di Parigi.
Il convegno ha avuto anche il patrocinio dalla Società SIOT, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, e della Società Italiana Chirurgia della Mano (SICM).
I temi principali del meeting
“In un momento in cui lo scambio di informazioni libere e indipendenti sulle innovazioni scientifiche e cliniche risulta sempre più difficile, abbiamo pensato di organizzare un convegno, che partendo dall’esperienza dei professionisti ortopedici di Humanitas, possa offrire un confronto di opinioni e strategie”, ha spiegato il professor Maurilio Marcacci, Responsabile del Centro per la ricostruzione articolare del ginocchio, docente Humanitas University e presidente del comitato scientifico del congresso.
Chirurgia protesica del ginocchio, lesione del polso e della cuffia dei rotatori, riabilitazione e personalizzazione del trattamento ortopedico, sono stati alcuni dei temi che sono stati discussi nella due giorni di meeting al centro congressi di Humanitas; e ancora uno sguardo oltralpe con confronti tra i protocolli di cura tenuti in centri protesici europei d’eccellenza come Francia, Germania, Danimarca; infine i nuovi trend in ortopedia pediatrica e neuro ortopedia.
L’importanza della formazione e delle tecnologie all’avanguardia
Lo scambio e la condivisione di saperi è fondamentale per l’aggiornamento di specialisti ed esperti, ma lo è anche per studenti e specializzandi; per questo motivo particolare attenzione è stata data anche alla formazione.
“Il confronto è fondamentale a tutti i livelli, in particolar modo per studenti e specializzandi, che possono contare sulla grande esperienza clinica dei chirurghi ortopedici presenti in Humanitas. Inoltre possono fare esperienza in un ambiente sicuro grazie alla simulazione: il Simulation Center e il wet lab consentono di mettersi alla prova ricreando situazioni che potranno incontrare quotidianamente nella pratica clinica. Sarà, infine un’occasione per consolidare collaborazioni scientifiche e condivisioni di strategie diagnostiche e terapeutiche con gli altri opinion leader italiani” ha aggiunto il prof. Marcacci.
“Teniamo molto alla formazione dei nostri giovani – ha aggiunto la prof. Alessandro Castagna, responsabile dell’Unita di Chirurgia della spalla in Humanitas e docente di Humanitas University -. Il nostro istituto è uno tra i primi in Italia che utilizza simulatori artroscopici per il training dei giovani medici. E’ molto importante che i giovani acquisiscano da subito una buona manualità chirurgica, devono saper operare da soli ed essere pronti per la sala operatoria”.
Nell’ottica di favorire l’apprendimento di studenti e specializzandi nelle discipline biomediche, il Simulation center di Humanitas University si è recentemente arricchito di due simulatori di artroscopia. “Solitamente un giovane ortopedico non ha occasione di prendere in mano un artroscopio – ha spiegato il dott. Tommaso Bonanzinga, specialista del Centro per la ricostruzione articolare del ginocchio Humanitas – Grazie ai simulatori è possibile capire esattamente come direzionare il fascio luminoso, imparare a triangolare, prendere confidenza senza nessuna fretta. Il software è pensato in modo da guidare il chirurgo lungo un percorso che va dall’acquisizione delle abilità di base fino a migliorare la capacità diagnostica e raffinare i gesti chirurgici”, ha concluso.
“Questo tipo di tecnologie offrono vere possibilità formative e quando arrivano in sala operatoria gli specializzandi hanno una maggiore sicurezza. I simulatori artroscopici sono strumenti basati su tecnologie molto avanzate e sono preziosi anche per gli specialisti che possono continuare la loro formazione e programmare gli interventi” ha spiegato la prof.ssa Elizaveta Kon, responsabile di Ortopedia Traslazionale del Centro per la Ricostruzione articolare del ginocchio Humanitas e docente Humanitas University. “Migliorare le capacità chirurgiche – ha concluso la professoressa Kon – va a beneficio del medico ma soprattutto del paziente”.
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