In concomitanza con la 17esima edizione del St.Gallen International Breast Cancer Conference, al dottor Damiano Gentile, specializzando di 30 anni all’ultimo anno della Scuola di specializzazione in Chirurgia generale di Humanitas University, è stato conferito l’importante riconoscimento Best Poster Award. Ad essere premiata è stata l’attività di ricerca portata avanti dal dottor Gentile nella Breast Unit di Humanitas, dove collabora con il professor Corrado Tinterri, Responsabile di Unità Operativa e Direttore della Breast Unit, e con il dottor Andrea Sagona, Specialista in Senologia, Ginecologia e Ostetricia di Humanitas.
Il dottor Gentile ha presentato uno studio retrospettivo svolto su 309 pazienti che tra il 2008 e il 2018 sono state operate in Humanitas per un tumore della mammella e che hanno avuto in seguito una recidiva ipsilaterale.
“Con questo tipo di recidiva sono possibili due trattamenti: la mastectomia totale oppure un secondo tentativo di chirurgia conservativa. Non ci sono linee guida specifiche per la recidiva ipsilaterale: entrambe le strade possono essere percorse, ma, soprattutto a livello internazionale, si usa di più la mastectomia”, spiega il dottor Gentile.
“Nel mio lavoro ho verificato che la sopravvivenza è maggiore nelle pazienti trattate con una seconda chirurgia conservativa, a differenza di quanto si pensa normalmente. Questo ci porta a concludere che, quando è possibile dal punto di vista tecnico, è sempre meglio preferire la chirurgia conservativa, che dà risultati migliori a lungo termine. Senza contare che la mastectomia totale è un intervento più invasivo e deturpante”.
A seguito del conferimento della laurea a Catania, il dottor Damiano Gentile è entrato nella scuola di specializzazione di Chirurgia generale di Humanitas nel medesimo anno della sua apertura.
“Arrivato all’ultimo anno, ho scelto di fare la tesi in senologia e ho avuto la possibilità di collaborare con la Breast Unit. Ho l’opportunità di misurarmi con alti standard di trattamento dei pazienti, anche a livello multidisciplinare, e per questo mi ritengo molto fortunato”, conclude il dottore.
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