In occasione del World Cancer Day, la giornata mondiale contro il tumore che si celebra il 4 febbraio, il professor Alberto Mantovani, Direttore scientifico di Humanitas, ha parlato in un’intervista dell’importanza della diagnosi precoce e delle nuove frontiere dell’immunoterapia per la cura dei tumori, che “si è aggiunta alle terapie tradizionali come la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia, rappresentano la nuova frontiera, un mondo nuovo che ci dà grande speranza”.
Il tumore in numeri nel 2018
Rispetto a venti anni fa la ricerca ha fatto grandi passi avanti per la lotta contro il tumore. Se è vero che nel nostro paese aumentano i nuovi casi – con 373mila nuove diagnosi all’anno – è vero anche che questo è dovuto anche ad una migliore capacità di intercettare le malattie.
Nel 2018 si sono registrati 52.800 casi di tumore alla mammella, 51mila al colon-retto e 41.500 al polmone, secondo i dati del Rapporto Airtum di Aiom, che classifica questi tumori come i più diffusi.
Lo stile di vita e il tumore: l’importanza delle buone abitudini
“Ci si ammala di tumore principalmente perché, per esempio, si fuma – ha spiegato il professore -: circa un terzo dei morti per tumore al polmone sarebbe vivo senza fumo, sia attivo che passivo e il tumore al polmone sarebbe un tumore raro se non si fumasse”.
“Allo stesso modo, uno studio recentemente pubblicato negli Stati Uniti, ha dimostrato che la seconda causa che porta al tumore è il sovrappeso, seguita dall’alcol. Il nostro stile di vita ha un’ importanza fondamentale per il rischio di ammalarsi di tumore”, ha aggiunto il professore.
La diagnosi precoce
“La diagnosi precoce fa davvero la differenza, per il tumore della mammella e del colon retto soprattuto, così come per quello della cervice. Di questo tumore si pensi che muoiono 1000 donne italiane all’anno ma che si potrebbe superare con un vaccino, quello efficace contro il papilloma virus.
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