L’anemia si verifica quando il numero di globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi tessuti e organi del corpo. Esistono diverse forme di questo disturbo, ciascuna causata da fattori diversi, e anche la gravità può variare molto, passando da livelli di bassa entità a quelli più preoccupanti e gravi.
In alcuni casi può essere determinata da carenza di vitamina emoattiva, che comporta una riduzione della produzione di globuli rossi. Le vitamine legate a questo tipo di anemia sono l’acido folico e la vitamina B-12, componenti necessari a produrre un numero adeguato di globuli rossi sani in grado di trasportare l’ossigeno dai polmoni in tutto il corpo. Anche un deficit di vitamina C potrebbe avere un effetto sulla produzione di globuli rossi, giocando un ruolo nell’assorbimento del ferro.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Barbara Sarina, ematologa di Humanitas.
Carenza di vitamine, quali sono e come rimediare
Folati e vitamina B-12 sono le vitamine che se carenti per ridotta assunzione o per difficoltà nell’assorbimento possono causare l’anemia. Dopo aver chiarito che l’apporto vitaminico è la causa della nostra anemia, si può intervenire con supplementi vitaminici o anche semplici cambiamenti nella dieta. Fra le cause di anemie da carenza di vitamine, note anche come anemie megaloblastiche, la più comune è l’anemia da carenza di folato (o vitamina B-9), una sostanza nutritiva che si trova principalmente nei frutti e nelle verdure a foglia verde.
La maggior parte dei nutrienti derivati dal cibo vengono assorbiti nell’intestino tenue: chi soffre di malattie dell’intestino tenue, come la celiachia, o coloro che hanno subito l’asportazione di questa zona dell’intestino possono avere difficoltà ad assorbire il folato o la sua forma sintetica, l’acido folico. Anche l’alcol diminuisce l’assorbimento di questa vitamina, così come alcuni farmaci possono interferire con l’assorbimento di questo nutriente.
Come capire se ne soffriamo: i sintomi dell’anemia
Astenia, fiato corto, vertigini, incarnato spento o giallastro, battiti cardiaci irregolari, perdita di peso, intorpidimento o formicolio alle mani e ai piedi, debolezza muscolare, possibili mutamenti della personalità, instabilità motoria e confusione mentale con tendenza a dimenticare ciò che succede. Sono tutti sintomi che possono essere causati da anemia. Le carenze vitaminiche di solito si sviluppano lentamente nell’arco di diversi mesi o anni e i sintomi, che iniziano in sordina, aumentano man mano che la carenza peggiora.
Fattori di rischio dell’anemia
In generale, il rischio di carenza vitaminica aumenta quando la dieta contiene poche o nessuna fonte di vitamine naturali, come carne, latticini, frutta e verdura. I vegetariani e i vegani, che non mangiano neppure i derivati da animali, possono rientrare in questa categoria. Anche la cottura eccessiva del cibo può causare carenza di vitamine.
Esistono poi alcuni farmaci o terapie che come effetti indesiderati hanno proprio un malassorbimento delle vitamine: ad esempio i medicinali contro l’acidità e alcuni farmaci usati per il trattamento del diabete di tipo 2, che possono interferire con l’assorbimento del B-12. I trattamenti utilizzati per la cura del cancro possono interferire con il metabolismo del folato.
I fattori di rischio di anemia da carenza di vitamina B-12 includono poi i disturbi autoimmuni endocrini, come il diabete o la malattia della tiroide. In questo caso i pazienti che ne soffrono sono più propensi a sviluppare uno specifico tipo di anemia da carenza di vitamina B-12, chiamata anemia perniciosa.
La prevenzione parte da una dieta sana
Come per gran parte delle patologie e dei disturbi del nostro organismo, anche per l’anemia da carenza di vitamine una delle prime forme di prevenzione è una dieta sana che includa una grande varietà di alimenti. I cibi ricchi di folati sono le verdure a foglia verde, i prodotti a base di grano arricchiti, come pane, cereali, pasta e riso, la frutta e i succhi di frutta. I cibi ricchi di vitamina B-12 sono invece le uova, il latte, i formaggi e lo yogurt, le carni rosse e bianche, e i crostacei. Fra i cibi ricchi di vitamina C troviamo infine broccoli, le fragole e i peperoni.
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