Negli scorsi mesi ha preso il via in Humanitas l’attività del nuovo Centro per la Ricostruzione funzionale e biologica del ginocchio, guidato dal professor Maurilio Marcacci. Il professore è stato recentemente intervistato da Il Giorno e ha raccontato diversi aspetti del suo lavoro.
Obiettivo del lavoro presso il Centro per la Ricostruzione funzionale e biologica del ginocchio è quello di ricostruire il ginocchio in seguito a traumi e infortuni. “Ci occupiamo di chirurgia a 360 gradi, impiantando protesi meccaniche o ricostruendo le articolazioni del ginocchio, utilizzando anche trattamenti biologici”. Un ruolo importante riveste anche la ricerca, il gruppo infatti è in prima linea nel tentativo di sviluppare soluzioni innovative in campo ortopedico. “Siamo per esempio a capo di progetti di ricerca traslazionale per lo sviluppo e la validazione di nuovi impianti di protesi”, spiega il professore.
Oltre all’attività clinica e a quella di ricerca, il professor Marcacci è impegnato nella didattica, come docente di Humanitas University: “La formazione dei giovani è uno dei tasselli fondamentali della mia attività”, ha dichiarato.
Il danno articolare
I danni che possono subire le articolazioni possono essere legati all’usura, e dunque al normale passare del tempo, oppure a traumi e malattie infiammatorie. Questi fattori possono inficiare il rapporto tra i capi articolari del ginocchio, riducendone la fluidità. Il danno può arrivare a limitare la funzione dell’articolazione.
Questi problemi possono interessare chiunque ed è bene prestare attenzione ad alcuni segnali, come il dolore o la difficoltà nel mantenere la stabilità; questi sono veri e propri campanelli d’allarme che vanno indagati con l’aiuto del medico.
Medicina rigenerativa e chirurgia
Dalle analisi potrebbero emergere alterazioni degenerative, lesioni dei legamenti o difetti di cartilagine: questi disturbi, a seconda del caso clinico, possono essere trattati uno per volta o tutti insieme.
“Per evitare o ritardare l’uso di protesi, un valido esempio è la medicina rigenerativa, che utilizza le infiltrazioni con fattori di crescita plasmatici e cellule staminali”, precisa il prof. Marcacci.
In alcuni casi si rende necessario l’intervento chirurgico e grazie alle nuove tecniche si ricostruisce il ginocchio con protesi meccaniche, che si rivelano particolarmente efficaci nei soggetti più anziani. I pazienti più giovani invece, e dunque in genere più attivi, possono essere trattati con tecniche innovative, che permettono di ricostruire l’articolazione, anche grazie a “trattamenti biologici che favoriscono la rigenerazione”.
Un sogno per il futuro
“Lo sforzo è volto a garantire al paziente le migliori alternative terapeutiche, il mio sogno è che si arrivi a una protesi biologica completa e per ottenerlo ci stiamo concentrando sulla medicina rigenerativa dell’osso e della cartilagine e sulla ricostruzione articolare. Ci stiamo già lavorando da molti anni, mancano ancora dei passi, ma penso che ci si arriverà”, auspica il professor Marcacci.
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