Il ferro è uno degli elementi più importanti per la nostra vita, è un macroelemento, cioè uno dei minerali presenti nell’organismo in quantità più elevate. Non potremmo vivere in sua assenza, infatti Il ferro è un componente fondamentale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo, e della mioglobina, la proteina che rifornisce di ossigeno i muscoli, ma non solo. Questo minerale partecipa anche all’attività di molti enzimi e l’organismo ne ha bisogno per produrre alcuni ormoni e il tessuto connettivo.
La carenza di ferro determina la cosiddetta anemia sideropenica, che può portare a un indebolimento generale dell’organismo, influendo negativamente sui sistemi immunitario, di termoregolazione, di neurotrasmissione cerebrale, nonché sulla crescita dei capelli e delle unghie. L’assorbimento del ferro è modulato da alcuni fattori fra cui la forma chimica e il contenuto di Fe negli alimenti, la sua disponibilità a livello intestinale, la presenza di altri componenti alimentari assunte come fitati e polifenoli.
Gli alimenti che contengono ferro
Come sottolinea la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, la carenza di ferro nell’organismo, prima di ricorrere agli integratori, può essere risolta intervenendo sulla dieta, consumando alimenti che contengono ferro. Negli alimenti il ferro si può trovare come ferro emico (contenuto negli alimenti di origine animale) che viene assorbito velocemente e in elevate percentuali, e il ferro non emico (contenuto nei vegetali) il cui assorbimento equivale a circa il 10% del contenuto dell’alimento. La vitamina C migliora l’assorbimento del ferro: è buona abitudine quella di aggiungere succo di limone sugli alimenti comprese le verdure o aggiungerlo all’acqua che si beve al pasto, per facilitare la trasformazione del ferro a livello gastrico nella forma più assorbibile.
Alimenti di origine animale
L’alimento di origine animale più ricco di ferro è il fegato e le frattaglie in genere, ricche anche di colesterolo e pertanto sconsigliate nella dieta di chi soffre di dislipidemia o malattie cardiovascolari.
Le carni bovine, di cavallo e di faraona, ma anche pollo, tacchino, agnello e maiale sono gli alimenti più ricchi di ferro facilmente assorbibile dall’organismo.
Ricchi di ferro anche i molluschi e i crostacei, le acciughe e il baccalà, ma anche scorfano, pagello, sarda, spigola, trota e tonno.
Tutti questi alimenti oltre all’apporto di proteine e vitamine, forniscono una buona dose di ferro facilmente assorbibile.
Alimenti di origine vegetale
Oltre a essere ricchi di proteine, i fagioli, i ceci, le lenticchie e i lupini sono una buona fonte di ferro, anche se in forma poco assorbibile. Anche i semi di zucca crudi, la quinoa e il cioccolato fondente sono ricchi di ferro.
Bisogna tenere presente però che negli alimenti di origine vegetale sono presenti sostanze come fitati e ossalati che impediscono ulteriormente un congruo assorbimento di ferro: è il caso per esempio di cacao, cereali integrali, spinaci e legumi.
Pane, pasta e cereali (frumento, riso, mais, orzo, avena, segale, orzo) apportano buone quantità di vitamine e minerali, tra cui il ferro.
Verdura e frutta
Sono ricche di ferro soprattutto le verdure a foglia verde come spinaci, biete, cicoria e lattuga. Pomodori, peperoni, broccoli, cavoli, contengono ferro, ma sono soprattutto ricchi di vitamina C, utile per il suo assorbimento. Altri frutti ricchi di vitamina C, come agrumi, ribes, succo d’uva e uva secca, kiwi, sono indispensabili nella dieta per facilitare l’assorbimento del ferro. Il consumo di spremute fresche di agrumi e l’utilizzo del succo di limone come condimento per insalate, pesce e carni è caldamente raccomandato dai dietisti.
Nocciole, pistacchi, mandorle e, soprattutto noci, oltre ad altre importanti proprietà, contengono ferro. Anche il tofu (derivato della soia) è una grande fonte di proteine e di ferro.
Attenzione ad alcuni alimenti
È importante sapere che alcuni alimenti non devono essere assunti insieme a quelli ricchi di ferro, in quanto potrebbero ostacolarne l’assorbimento. In particolare i latticini, per il loro elevato contenuto di calcio, il cioccolato, il tè e il caffè andrebbero consumati lontano dai pasti.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici