Del cervello sappiamo ormai molte cose, ma tanti aspetti che lo riguardano sono ancora da scoprire. Di cervello ha parlato il professor Alberto Albanese, Responsabile di Neurologia in Humanitas, ospite a Cuore e denari su Radio 24.
“Il cervello si è creato per strati, che si sono aggiunti nel corso dell’evoluzione; dunque il nostro cervello non è semplicemente più complesso di quello degli animali o delle specie inferiori, ma si è stratificato con la presenza di discontinuità nell’evoluzione filogenetica, cioè dagli animali inferiori fino all’uomo.
Sappiamo poi che il cervello è plastico, non è solo un decisore, ma è anche in grado di ascoltare e di cambiare. Questa possibilità di cambiamento delle capacità di connessione cerebrale e dunque di funzionamento, è uno degli aspetti più interessanti e affascinanti su cui possiamo investire anche a livello personale, perché significa che possiamo cambiare cerebralmente.
Sappiamo inoltre molto sulle malattie che colpiscono il cervello e oggi, rispetto a trent’anni fa, disponiamo di diversi farmaci e terapie e ci aspettiamo di curare sempre meglio i pazienti che ne soffrono e magari sconfiggere anche alcune di queste patologie”, spiega il prof. Albanese.
Il cervello non dorme mai
“Il sonno è fondamentale per la nostra salute e per il nostro cervello, è infatti un momento di recupero e di ricostituzione biochimica; si verifica infatti la sintesi di importanti componenti dei neuroni, per cui i neuroni sì riposano, ma si rinnovano e si rigenerano nel sonno. Non dormire, come accade in alcune patologie particolari come l’insonnia fatale familiare, è incompatibile con la vita. Il sonno è assolutamente indispensabile non solo per vivere, ma anche per vivere bene”, prosegue il professore.
È vero che usiamo solo una parte del nostro cervello?
“Sì, e questo è assolutamente normale. Ciò non significa che il nostro cervello è inattivo, ma che funziona a blocchi, come un computer”, precisa il professor Albanese.
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