L’anestesia è la desensibilizzazione dell’organismo che si rende necessaria prima di sottoporre il paziente a intervento chirurgico. L’anestesia prevede la somministrazione di farmaci e può riguardare tutto l’organismo (anestesia generale) o parte di esso (anestesia loco-regionale). L’anestesia loco-regionale infatti addormenta solo la zona interessata dall’intervento.
I professionisti di Humanitas ci spiegano quali sono gli effetti collaterali dell’anestesia loco-regionale.
Anestesia spinale e anestesie plessiche
Innanzitutto è bene precisare che l’anestesia loco-regionale presenta dei sottotipi: l’anestesia spinale e le anestesie plessiche. Nel caso dell’anestesia spinale l’anestetico locale viene somministrato in prossimità del midollo spinale, mentre nelle anestesie plessiche si addormenta il nervo nel momento in cui si è staccato al sistema nervoso centrale ed è già diventato un nervo periferico o un plesso di nervi.
Rari effetti collaterali
Di rado, l’anestesia loco-regionale spinale ha come complicanza la cefalea post puntura durale: una cefalea che si manifesta soprattutto quando il paziente assume posizione eretta e che è dovuta alla tecnica anestesiologica stessa. Questo disturbo colpisce soprattutto i giovani, può esordire a partire da qualche giorno dopo l’intervento fino a massimo una settimana e si risolve nel giro di qualche giorno. Non lascia mai segni definitivi e per trattarla sono sufficienti farmaci antinfiammatori (come Fans o paracetamolo); l’assunzione della posizione supina allevia la sintomatologia.
Molto più raramente, nell’esecuzione dell’anestesia spinale cosiddetta alta, vale a dire quella che copre la parte alta dell’addome (come il taglio cesareo), il paziente può presentare vomito, in seguito all’addormentamento dei nervi che innervano l’intestino.
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