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Tumore al seno, quali sono i sintomi?

Il più citato è il nodulo, ma non è l’unico e non sempre un nodulo è legato al tumore al seno, come spiega il dottor Andrea Sagona, senologo della Breast Unit in Humanitas Cancer Center, sul Dblog di Repubblica.it.

Oltre al nodulo, un sassolino duro e dai contorni irregolari, le pazienti possono presentare infezioni e infiammazioni, anomalie del capezzolo (per esempio, quando è retratto), ulcere, pelle a buccia d’arancia, secrezioni ematiche o sierose, gonfiore al braccio o all’ascella.

Precisa lo specialista: “È difficile fare una lista esaustiva: quel che è importante è notare ogni cambiamento, soprattutto se asimmetrico. Mettersi davanti allo specchio può aiutare a valutare la simmetria tra i due seni: la deformità del profilo mammario rispetto all’altro seno è un campanello d’allarme”.

Quando rivolgersi al senologo

Questi sintomi sono citati anche in un recente studio condotto dallo University College di Londra su un campione di oltre 2.300 pazienti con tumore al seno: una donna su sei infatti li riporta, oltre al nodulo. Dallo studio inoltre emerge che le donne con questi sintomi (ulcere al seno, anomalie al capezzolo, infezioni o infiammazioni e gonfiori e dolori a livello ascellare) si rivolgono al medico più tardi rispetto a quelle che si accorgono della presenza del solo nodulo.

“In caso di sospetti, invece, la prima cosa da fare è riferirli immediatamente a uno specialista senologo, preferibilmente in un centro specializzato per le patologie mammarie, che saprà prescrivere gli esami più appropriati”, precisa il dottor Sagona.

È bene poi precisare che “non sempre un nodulo è il segnale del tumore al seno, in quanto può essere dovuto alle normali alterazioni ghiandolari in base al ciclo mestruale, o può essere una formazione benigna”, commenta il dottor Sagona, così come alcuni degli altri sintomi citati, per esempio la retrazione del capezzolo o le secrezioni di siero o sangue.

“L’ispezione e l’autopalpazione sono i mezzi che le donne hanno per conoscere il proprio corpo e notare questi segnali”, conclude il dottor Sagona.

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