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Pidocchi, i miti da sfatare

I pidocchi, che si trasmettono solo per contatto diretto e non per scarsa igiene, possono vivere fino a trenta giorni sulla testa delle persone e le loro uova per oltre due settimane. Sfatiamo insieme nove miti sulla nascita e sulla trasmissione dei pidocchi, in particolare nei bambini.

1) Non solo bambini

Innanzitutto va detto che i pidocchi non distinguono tra bambino e adulto e, men che meno, tra maschio e femmina. Tutte le persone che hanno i capelli possono prendere i pidocchi.

Tuttavia, è alla scuola materna che si manifestano più casi di pediculosi: circa la metà dei bambini “colpiti” ha meno di 6 anni.

2) Pulizia

Il primo grande mito da sfatare riguarda la pulizia: essa non ha nulla a che vedere con la trasmissione dei pidocchi. Anche il bambino “più pulito” può prendere i pidocchi. Anzi, sembra addirittura che il capello sporco impedisca al pidocchio di aderirvi. Si consiglia di lavare i capelli dei bambini solo due volte la settimana e, in quell’occasione, controllare bene che non ci siano uova o parassiti.

3) Altre malattie

I pidocchi non sono portatori di alcuna malattia, sono solo fastidiosi. Se però il bambino si gratta eccessivamente, può provocare infezioni secondarie, causate dai batteri che già sono presenti nel nostro corpo.

4) Pettine e spazzola

Pettine e spazzola difficilmente sono mezzi di trasmissione dei pidocchi. Il pidocchio, infatti, si aggrappa ben saldo al capello e pettini o spazzole non sono in grado di staccarlo (a meno che non si usino spazzole ad hoc).

Non è vero che il pidocchio “salta” da una testa all’altra: è sempre necessario il contatto diretto.

5) Animali

Gli animali non possono trasmettere i pidocchi. Questi parassiti vivono solo sugli uomini, perché si nutrono del sangue umano e non di quello animale.

Quindi se avete un cane o un gatto non avete di che preoccuparvi.

6) Rimozione

Si consiglia di non optare per metodi fai da te ma seguire i trattamenti indicati dal medico, che sono quelli corretti. I metodi migliori sono l’utilizzo di una spazzola a denti fitti, specifica per la rimozione di uova e parassiti, e l’applicazione di una lozione antiparassitaria, prescritta dal medico.

L’acqua, da sola, non è sufficiente per eliminare il pidocchio. Inoltre, per capire se le uova sono piene o vuote è sufficiente guardarne il colore: se sono scure contengono un pidocchio, se sono bianche sono vuote. In questo secondo caso la rimozione non è necessaria.

7) Capelli corti

È sufficiente avere i capelli per prendere i pidocchi. Non fa alcuna differenza se sono lunghi o corti. L’unico modo per non prenderli è non avere capelli.

Quindi, per evitare disagi in particolare alle bambine, consigliamo di lasciare i capelli così come sono. Una cura adeguata farà sparire il problema senza creare ulteriori disagi sociali ed emotivi.

8) Forfora o pidocchio?

Attenzione a non confondere la forfora con i pidocchi. Un metodo semplice per verificare se si tratta di forfora è soffiare sui capelli: se vola via è forfora, se resta attaccato al capello può essere un pidocchio.

9) Scuola e disinfestazione

Innanzitutto è importante che il bambino a cui vengono trovati i pidocchi non salti la scuola. Una volta effettuato il trattamento a casa, potrà tornare tranquillamente a scuola il giorno seguente.

Ci sono stati casi di disinfestazione ambientale a scuola: questi interventi sono del tutto inutili perché la vita di un pidocchio su un oggetto non può superare le 24 ore. È solo sull’uomo che il parassita ha una vita più lunga.

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