Ottobre è il mese rosa per la prevenzione e l’informazione sul tumore al seno. La prevenzione e la cura del nostro corpo sono sempre più decisive per le diagnosi precoci.
Ne ha parlato il professor Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center, ospite della trasmissione Cuore e denari, in onda su Radio24.
Prevenzione e diagnosi precoce, che cosa è cambiato negli anni?
Con la prevenzione è cambiato tutto. Quando per esempio parliamo di tumore alla mammella, grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce, se non c’è un interessamento dei linfonodi e se le dimensioni del tumore sono contenute, spesso non è necessario ricorrere alla chemioterapia.
La diagnosi precoce e le campagne di screening permettono, infatti, di evitare molte volte i trattamenti chemioterapici.
Qualora si rendesse comunque necessario ricorrere a un intervento di tipo chemioterapico, disponiamo oggi di farmaci e molecole molto meno tossiche rispetto ai decenni passati. In aggiunta, disponiamo di tutta una serie di antidoti che controllano e contengono gli effetti collaterali di queste cure, consentendo così una piena tollerabilità del trattamento chemioterapico.
In questo modo, la percentuale dei pazienti che abbandonano il trattamento a causa degli effetti collaterali si va sempre più assottigliando.
A che punto sono le terapie personalizzate, cosiddette “su misura”?
Per quanto riguarda il tumore della mammella, occorre sottolineare che ci sono almeno 30-40 tipi diversi di tumori alla mammella. Questa diversità riguarda le dimensioni del tumore, l’eventuale interessamento dei linfonodi, la sensibilità ad alcune cure ormonali, l’escrezione di certe proteine tipiche di determinate forme tumorali. Queste caratteristiche implicano oggi una prognosi diversa dall’altra e consentono di adottare trattamenti mirati, personalizzati.
In base al tipo di cellule tumorali presenti nel paziente si potrà così impostare un trattamento medico “su misura”, calibrato appositamente per quella tipologia specifica di cellule.
Negli Stati Uniti il Presidente Obama ha lanciato una grande campagna, finanziata con enormi fondi, per stimolare la ricerca verso l’individuazione, entro 5 anni, di trattamenti mirati, specifici per ogni singolo tumore.
Che cos’è l’immunoterapia?
Negli ultimi anni l’immunoterapia è l’innovazione che sta cambiando radicalmente l’atteggiamento terapeutico nell’ambito dei trattamenti oncologici.
L’immunoterapia parte da un principio noto da svariati decenni: la stimolazione delle difese immunitarie contro le cellule tumorali.
Se tutti i tentativi fatti da cinquant’anni a questa parte, almeno fino a 10 anni fa, si sono rivelati inutili, oggi è cambiato totalmente l’approccio all’immunoterapia. Oggi, infatti, disponiamo di farmaci che riescono a liberare le cellule del nostro organismo preposte alla difesa dell’organismo.
Queste cellule non attaccano direttamente il tumore ma innalzano le nostre difese immunitarie, che contrastano così l’avanzata del tumore.
È un cambio di paradigma con risultati trasversali di notevole importanza. Se finora eravamo abituati ad avere alcuni farmaci antitumorali per specifici tumori, ora abbiamo possiamo vantare un trattamento che risulta valido ed efficace per numerose forme tumorali.
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