L’allergia non ha età. Si può essere allergici fin da bambini oppure diventarlo in età adulta, come spiega la dottoressa Francesca Puggioni, pneumologa di Humanitas.
Qual è il meccanismo determina l’insorgere di allergie in età adulta?
“È “colpa” del nostro bagaglio genetico: nasciamo predisposti o meno a sviluppare allergie. A un certo punto della nostra vita, se siamo tra i “predisposti, contatto dopo contatto con gli allergeni, a seconda dell’ambiente in cui viviamo, possiamo sviluppare l’allergia. Da una parte ci sono dunque le classiche allergie che ci colpiscono fin da bambini, come ad esempio la dermatite topica dovuta ai primi contatti con alimenti come uova e latte, e dall’altra ci possono essere altre allergie come riniti allergiche, congiuntivite o asma, che possono svilupparsi per la prima volta anche oltre i 50 o 60 anni di vita”.
Quali sono gli esami che permettono di diagnosticare un’allergia?
“Ai primi sintomi è bene parlare con un medico specialista, che provvederà a effettuare un test sulla pelle, il classico prick test, che può riguardare sia gli allergeni che si respirano, come i pollini o gli acari della polvere, sia quelli che si ingeriscono con gli alimenti. Un altro tipo di esame è quello che riguarda gli allergeni dermatologici, che prevedono il mantenimento di un cerotto sulla pelle per una settimana, trascorsa la quale il medico provvede a valutare se c’è stata una reazione che indichi la presenza di una forma allergica. In caso di esigenza di ulteriore approfondimento, il medico specialista può inoltre disporre l’esecuzione di esami del sangue grazie ai quali sarà possibile avere indicazioni precise sulle nuove terapie immunologiche da applicare a specifiche allergie”.
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