La psoriasi è una patologia che colpisce circa il 3% della popolazione italiana e che ha un profondo impatto sulla qualità della vita dei pazienti, in particolare in coloro che sono affetti dalle forme moderate e severe della patologia. Da giugno sarà disponibile anche un nuovo farmaco biologico, con importanti benefici sulla qualità di vita. Ne parliamo con il professor Antonio Costanzo, Responsabile della Dermatologia di Humanitas.
Che cos’è la psoriasi e con quali sintomi si manifesta?
La psoriasi può interessare qualsiasi area della cute. Si caratterizza per la formazione di placche in rilievo, rosse, rivestite da squame biancastre. Le placche possono dare fastidio e prurito e possono spaccarsi in seguito ai movimenti del corpo.
“La psoriasi però non può più essere considerata solo una patologia a carico della pelle, è invece una vera e propria malattia “sistemica”, perché coinvolge più organi e apparati. È noto infatti da tempo che i pazienti affetti da psoriasi hanno un rischio aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, obesità, depressione e soprattutto artrite, favoriti dall’infiammazione cronica”, spiega il professor Costanzo.
Quali sono le cause della psoriasi?
“La malattia si presenta in soggetti geneticamente predisposti. Nei pazienti con psoriasi i geni alterati risultano almeno 36. Su questa base genetica agiscono poi i fattori che scatenano la malattia, come per esempio farmaci (alcuni antidepressivi e anti-ipertensivi), traumi fisici (fratture, etc.) o stress psicologici di varia natura.
La novità è che ora sappiamo che cosa induce l’infiammazione che coinvolge pelle e altri organi: è una reazione immunitaria rivolta contro una piccola proteina (LL37) che normalmente ha la funzione di proteggerci dalle infezioni, ma che nei pazienti predisposti alla psoriasi viene riconosciuta come un elemento estraneo da combattere. L’organismo dei pazienti “monta” quindi una risposta immunitaria contro questa proteina, presente non solo nella pelle ma anche in altri organi e nelle stesse placche aterosclerotiche. La reazione autoimmunitaria induce la formazione di cellule “autoreattive” particolari chiamate Th17, così dette perché producono grandi quantità di Interleuchina-17 (IL-17). Questa interleuchina è il vero mediatore del danno infiammatorio, sia nella pelle che negli altri organi”.
Come si effettua la diagnosi?
Presso la Dermatologia di Humanitas è stato recentemente attivato il centro per la diagnosi e la cura della psoriasi con visite specialistiche mirate alla valutazione multidisciplinare della patologia e alla prescrizione di terapie personalizzate. È necessario infatti che la prescrizione di farmaci sistemici per la psoriasi sia effettuata da dermatologi esperti nel trattamento di questa malattia. La terapia deve essere personalizzata, tenendo anche conto delle patologie concomitanti e di un’altra serie di fattori che possono influenzare l’efficacia e la sicurezza di questi potenti farmaci.
Un nuovo farmaco biologico
“Si è recentemente conclusa la fase di sperimentazione di un nuovo farmaco biologico diretto proprio contro l’IL-17, chiamato Secukinumab. La categoria dei farmaci biologici ha cambiato il modo di trattare la psoriasi migliorando la qualità della vita dei pazienti in maniera sostanziale.
Dal mese di giugno anche i pazienti italiani potranno essere trattati con questo farmaco che inibisce selettivamente il mediatore dell’infiammazione della psoriasi e che ha già mostrato, durante la fase di sperimentazione clinica, di essere in grado di “ripulire” la pelle dalle fastidiose chiazze in poche settimane e di mantenere questo risultato per anni con un altissimo profilo di sicurezza. Il farmaco infatti inibisce esclusivamente la componente del sistema immunitario che induce l’infiammazione nella psoriasi senza alterarne le funzioni di difesa.
Una diagnosi corretta e una terapia personalizzata sono la combinazione ideale per migliorare la qualità della vita dei pazienti pesantemente compromessa dalla psoriasi”.
Per prenotare una visita con il prof. Costanzo, clicca qui
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici