Parlare di pancia tonica e priva di grassi in eccesso non significa fare solo riferimento a qualcosa di estetico ma anche e soprattutto all’evidenza di una parete addominale integra, i cui muscoli contribuiscono attivamente alla salute posturale, dunque a mantenere in posizione eretta la schiena, e all’adeguato contenimento degli organi.
Molte donne, tuttavia, a seguito della gravidanza presentano una diastasi dei muscoli addominali, ovvero uno spostamento verso i lati dei muscoli verticali dell’addome che comporta una maggiore prominenza della zona e inficia il corretto lavoro di questi stessi muscoli, causando nella paziente una serie di fastidiosi disturbi. Per riposizionare i muscoli nella loro forma originaria ed eliminare l’eventuale grasso in eccesso che è venuto a crearsi, si può ricorrere a un intervento chirurgico: l’addominoplastica.
Approfondiamo l’argomento con il professor Marco Klinger, Responsabile dell’Unità di Chirurgia Plastica di Humanitas.
Diastasi: quando si verifica e come porvi rimedio?
Una doppia gravidanza o un parto gemellare possono comportare, a causa del dilatarsi del pancione della mamma, uno spostamento dei muscoli, chiamato diastasi, che cambia la forma della pancia e comporta un addome meno continente. A seguito della gravidanza, dunque, ma anche di un importante dimagrimento, l’addome può presentare dei tessuti in eccesso, che risultano anche alla vista molli e “svuotati”.
Quando i tessuti in eccesso sono presenti in quantità tale da non poter essere ridotti solamente mediante una dieta, si rende necessario operare un rimodellamento chirurgico della zona addominale, attuabile mediante l’addominoplastica. A seconda delle condizioni cliniche della paziente, delle sue esigenze personali e delle caratteristiche della diastasi dei muscoli, l’addominoplastica può venire effettuata in modo tradizionale, dunque con un intervento più ampio, o seguendo tecniche meno invasive, che comportano una ripresa più veloce della paziente e lasciano sul suo corpo cicatrici leggermente più corte che, come le altre, divengono in pochi mesi pressoché invisibili.
Addominoplastica: come si svolge?
L’addominoplastica si effettua in anestesia totale mediante un’incisione, nella zona bassa dell’addome, che va dal fianco destro a quello sinistro, leggermente più bassa nella zona centrale sovrapubica. Attraverso questa incisione il chirurgo andrà a eliminare cute e grasso superficiale in eccesso e, dunque, riposizionerà nella loro sede originaria i muscoli addominali, unendoli con dei punti interni.
In caso si evidenziassero ulteriori depositi localizzati di grasso, questi verranno eliminati con delle cannule per la lipoaspirazione inserite in dei forellini sulla cute di dimensioni pari a circa 0,5 cm.
In presenza di situazioni meno severe, con una quantità inferiore di tessuti da rimuovere, lo specialista può valutare di effettuare una mini-addominoplastica, con incisione leggermente più corta, riparazione dei muscoli e asportazione dell’eccesso solo nella parte inferiore dell’addome.
A seguito dell’intervento, la paziente avrà benefici sia dal punto di vista della salute dell’addome e posturale, sia per quanto riguarda l’aspetto estetico, poiché l’intervento agisce direttamente sulla silhouette.
La ripresa dopo l’intervento
L’addominoplastica prevede una convalescenza di tre o quattro giorni, a cui abbinare un’alimentazione sostanziosa. Subito dopo l’intervento, inoltre, è opportuno cercare di alzarsi ed effettuare del movimento, in modo tale che la circolazione si riattivi normalmente. La dimissione dall’ospedale avviene in genere solo dopo una notte di degenza dall’intervento.
Nonostante i cerotti compressivi, che favoriscono una veloce cicatrizzazione della ferita, la cicatrice rimane visibile nel primo periodo, diventando quasi impercettibile dal 6° mese in poi. In caso di chirurgia meno estesa, invece, la cicatrice sarà più corta e posizionata nella zona coperta dallo slip.
Per quanto riguarda l’attività sportiva, è consigliabile riprendere a camminare o procedere in corsetta leggera fin dalla settimana successiva, mentre per sport più impegnativi si dovrebbe aspettare una completa ripresa.
Per lungo tempo l’addominoplastica è stata considerata un intervento faticoso e pesante e, pertanto, si effettuava raramente; oggi, invece, l’intervento è molto veloce (non supera infatti l’ora e mezza) e consente alla paziente una pronta e veloce ripresa. Si tratta inoltre di un intervento che ha una notevole rilevanza estetica per la silhouette della paziente, perché la parete muscolare viene tirata verticalmente e stretta orizzontalmente.
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