La celiachia è una malattia autoimmune, insorge in soggetti geneticamente predisposti e colpisce soprattutto le donne. È una reazione dell’organismo all’ingestione di glutine, un complesso proteico presente in moltissimi cereali, come frumento, farro, orzo, segale, avena e kamut.
Nei celiaci il glutine scatena un processo infiammatorio a carico dei villi intestinali, strutture dell’intestino deputate all’assorbimento dei nutrienti e alla loro trasformazione in energia.
Con quali sintomi si manifesta la celiachia?
Le manifestazioni della celiachia variano molto da persona a persona e sebbene i sintomi più noti siano perdita di peso e diarrea, non tutti i celiaci sperimentano sintomi del tratto gastro-intestinale.
Alcuni dei segnali che possono far sospettare la malattia celiaca sono:
- Diarrea
- Perdita di peso
- Gonfiore e dolore addominale
- Crampi
- Meteorismo
- Bruciore di stomaco
- Afte in bocca
- Alterazione dello smalto dentale
- Anemia, spesso dovuta a carenza di ferro
- Perdita di densità ossea (osteoporosi) e fragilità ossea (osteomalacia)
- Dermatite erpetiforme, con eruzioni cutanee su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e torace.
- Mal di testa e stanchezza
- Dolori articolari
- Formicolio alle gambe
Quando rivolgersi al medico?
Individuare la presenza della malattia celiaca è fondamentale per la salute e nei bambini, per una loro crescita sana ed equilibrata. La principale conseguenza della celiachia è infatti il malassorbimento dei nutrienti – inclusi minerali e vitamine – che può ritardare lo sviluppo infantile o causare un’eccessiva perdita di peso. Negli adulti invece il malassorbimento può causare anemia, osteoporosi e osteomalacia. La celiachia può anche influire sulla fertilità e sulla regolarità del ciclo mestruale.
È bene rivolgersi al medico in presenza di diarrea o disturbi digestivi che durano più di due settimane. In caso dei bambini, è consigliabile consultare il pediatra in presenza di pallore, irritabilità, lentezza nella crescita, pancia gonfia e feci maleodoranti.
La celiachia è una patologia con un buon grado di familiarità. In presenza di familiari celiaci, è preferibile chiedere consiglio al proprio medico, anche in assenza di sintomi.
Come si cura la celiachia?
La diagnosi di celiachia si effettua mediante alcuni test, indicati dal gastroenterologo durante una visita preliminare; un esame del sangue, in particolare, verificherà i livelli di alcuni anticorpi che segnalano una reazione immunitaria al glutine.
Una volta effettuata la diagnosi, il medico predisporrà un’alimentazione senza glutine, cui il paziente dovrà attenersi in maniera scrupolosa. La presenza sul mercato di numerosi prodotti “gluten free” (senza glutine), certificati e opportunamente segnalati in etichetta, rende la gestione della malattia un po’ più semplice.
Una dieta priva di glutine è sufficiente, non sono infatti necessari farmaci nella cura della celiachia.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici