Humanitas è Centro Internazionale per la Medicina della Riproduzione. Grazie a questo riconoscimento, rilasciato da EBCOG (European Board of Obstetrics and Ginecology) e ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology), enti che si occupano della formazione post-specialistica dei ginecologi, Humanitas ha compiuto un ulteriore, importante passo per diventare training center. Ma perché è così importante una formazione ultraspecialistica in ambito ginecologico? Ne abbiamo parlato con il prof. Paolo Emanuele Levi-Setti, Responsabile del Fertility Center.
Il prof. Levi-Setti, Responsabile del Fertility Center di Humanitas.
Medicina della Riproduzione, il Fertility Center di Humanitas è training center
Il Fertility Center di Humanitas ha ottenuto la certificazione “Center for Reproductive Medicine”, rilasciata da EBCOG (European Board of Obstetrics and Ginecology) e ESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology), enti specializzati nella formazione post-specialistica dei ginecologi. Un accreditamento importante che riconosce a Humanitas il ruolo di Training Center. La certificazione ha una durata di 5 anni, e riguarda, nello specifico, la formazione successiva alla specializzazione in Ginecologia e Ostetricia in Medicina della Riproduzione, in molti Paesi Europei ritenuto requisito indispensabile per fornire assistenza in questo aspetto della salute della coppia. “Il riconoscimento – spiega il prof. Levi Setti – giunge al termine di una visita da parte di due commissari di EBCOG e ESHRE, che ha comportato un esame approfondito di tutte le attività del centro, compresa la capacità di proporsi come punto di riferimento per gli specializzandi”.
Quali sono le sfide per la formazione nell’ambito delle “subspecialties” ginecologiche?
“Nell’ambito delle subspecialties ginecologiche (medicina della riproduzione, area feto-maternale, oncologia, uro-ginecologia), l’ultra-specializzazione è fondamentale per offrire le migliori garanzie di cura”, spiega il prof. Levi-Setti. “Semplificando molto, la specializzazione di primo livello forma ginecologi abituati a visitare donne per lo più sane, ma che proprio per questo devono essere in grado di riconoscere eventuali anomalie, indirizzando le pazienti allo specialista di secondo livello più adatto. Quest’ultimo, viceversa, sarà avvezzo a visitare pazienti con patologie o disturbi più o meno seri, per quella specifica sub-specialità”. “Una corretta formazione nell’ambito della medicina della riproduzione è, quindi, fondamentale per offrire le procedure più avanzate, efficaci e sicure per i pazienti affetti da una delle disfunzioni endocrine riproduttive o che richiedono assistenza e prevenzione in ambito riproduttivo”, commenta il professore. Le criticità non mancano: gli obiettivi e le opportunità di formazione sono ancora frammentati e diversi tra i Paesi. “Le società internazionali come la Federazione Internazionale delle Società di Fertilità e Sterilità (IFFS) e Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) – continua il prof. Levi-Setti – dovrebbero essere invitate a partecipare al processo di standardizzazione internazionale dei requisiti di formazione e fissare criteri universali minimi fissati per soddisfare la gamma di conoscenze, la formazione clinica e i processi di certificazione”. “Il nostro campo sta maturando, crescendo e iniziando a differenziarsi e – conclude il professore – sarà gratificante trovare il modo di utilizzare questa diversità per migliorare in modo globale la salute delle donne”.
Quali sono le prospettive future nell’ambito della Medicina della Riproduzione?
Oggi la sfida è quella di dare alle donne non solo e non tanto una maggiore longevità, ma una qualità della vita migliore. Finora la possibilità di crioconservare gameti femminili per cercare una gravidanza futura è stata sfruttata soprattutto da pazienti che si sottoponevano a chemioterapia e altri interventi che possono incidere sulla loro capacità riproduttiva. Oggi queste tecniche sono sempre più consolidate e sicure, e vengono proposte anche a donne che, per motivi diversi, vogliono o devono cercare una gravidanza più avanti nel tempo quando, a causa dell’invecchiamento biologico, possono subentrare difficoltà nel concepimento naturale e che possono trovare nel congelamento degli ovociti almeno una probabilità di coronare il loro sogno di genitorialità.
Humanitas Fertility Center
Humanitas Fertility Center è oggi uno dei più importanti punti di riferimento per l’assistenza alla coppia infertile in Italia e in Europa. Sono oltre 21.000 le coppie assistite da un’équipe multidisciplinare composta da ginecologi, andrologi, anestesisti, genetisti, biologi e psicologi. Le donne vengono assistite anche dopo il concepimento, dalle prime fase della gestazione al post-partum.
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici