Nel parlare comune, il termine allergia e intolleranza sono spesso usati erroneamente come sinonimi. L’allergia e l’intolleranza alimentare sono invece due patologie diverse, con cause, sintomi e percorsi diagnostici differenti.
Come precisa la dottoressa Francesca Puggioni, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio in Humanitas: “L’allergia è la produzione di anticorpi (IgE) verso un determinato allergene, così come si producono anticorpi per esempio verso gli acari della polvere e o i pollini di graminacee; l’intolleranza è l’incapacità totale o parziale di digerire e metabolizzare un alimento”.
Quali sono i sintomi di un’allergia alimentare?
L’allergia alimentare si manifesta in genere con la cosiddetta sindrome orale allergica, caratterizzata da prurito, gonfiore alle mucose orali e alla lingua; possono poi presentarsi anche orticaria, prurito al resto del corpo e gonfiore di labbra e palpebre. Sono possibili anche disturbi di tipo gastro-intestinale come dissenteria, nausea o crampi addominali.
Quali sono i sintomi di un’intolleranza alimentare?
In caso di intolleranza alimentare invece a essere preponderanti e più intensi sono le manifestazioni di tipo gastro-intestinale: dissenteria, nausea, crampi addominali, perdita di peso, mancanza di appetito, cui si aggiunge una stanchezza diffusa. I sintomi riconducibili al prurito sono invece assenti.
Come si effettua la diagnosi?
È fondamentale consultare il medico e sottoporsi a visita allergologica o gastroenterologica. Grazie alla visita e ai sintomi riportati si potrà fare una prima distinzione tra eventuale allergia o intolleranza. Lo specialista potrà poi prescrivere dei test specifici.
In caso di allergia i test principali sono:
- Prick test per gli alimenti, che può essere eseguito sia con preparati commerciali sia con alimenti freschi.
- Test di tolleranza e scatenamento con alimenti, che si esegue in day hospital.
- Test di ricerca degli anticorpi specifici nel sangue (RAST) o test di allergologia molecolare (meno comuni).
In caso dell’intolleranza alimentare il gastroenterologo potrà suggerire:
- Esami del sangue
- Colonscopia con biopsia
- Test come l’urea breath test nel caso dell’intolleranza al lattosio.
Sottolinea la dottoressa Puggioni: “È fondamentale affidarsi a centro ospedalieri specialistici prima di effettuare qualunque tipo di modifica della dieta, perché anche in caso di intolleranza o allergia, lo specialista sarà in grado di consigliare una dieta equilibrata pur eliminando alimenti a noi dannosi”.
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