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Tumore del rene e trombosi, l’approccio è multidisciplinare

La nefrectomia radicale (asportazione di tutto il rene) con trombectomia cavale (rimozione del trombo occludente la vena cava) costituisce il trattamento standard in caso di tumore renale maligno che abbia invaso la vena renale determinando una trombosi neoplastica. Per il trattamento di questa patologia in Humanitas è attivo un gruppo multidisciplinare che, coordinato dall’equipe di Urologia diretta dal Prof. Giorgio Guazzoni, é supportato dalla Chirurgia Vascolare, Chirurgia Epatobiliare, dalla Cardiochirurgia, dalla Nefrologia, dall’Oncologia e da Anestesesti e Rianimatori. Ne abbiamo parlato con il dott. Paolo Casale, urologo dell’equipe del prof. Guazzoni.

 

reni

Tumore del rene e trombosi neoplastica qual è il trattamento indicato?

Un terzo dei pazienti con carcinoma renale presenta metastasi già al momento della diagnosi. Le localizzazioni metastatiche sono estremamente variabili e talvolta si riscontrano in sedi atipiche come polmoni ed ossa. Sviluppandosi il tumore può invadere la vena renale proliferando in forma di colonna solida definita trombo neoplastico che si estende all’interno della vena cava. Nel 4-10% dei casi il coinvolgimento include sia la vena renale che la vena cava inferiore. In questo caso l’intervento chirurgico, come standard di cura, è la nefrectomia radicale associata alla contestuale asportazione del trombo neoplastico, che in alcuni casi può sviluppare dimensioni tali da raggiungere le cavità destre del cuore. Mediante questa procedura chirurgica, il chirurgo asporta l’intero rene malato, il surrene, i linfonodi circostanti e contestualmente viene rimosso anche il trombo che ha causato l’occlusione. “La complessità dell’intervento – commenta il dottor Casale – richiede di essere seguiti in centri altamente specializzati dove il ricorso a tecnologie avanzate si unisca all’esperienza degli operatori e ad un approccio metodologico multidisciplinare. Questo tipo di stretta collaborazione, che coinvolge professionisti di diverse branche cliniche e chirurgiche, consente di seguire il paziente in tutte le fasi critiche della procedura, dall’intervento chirurgico alla degenza post operatoria”. In Humanitas la nefrectomia radicale con trombectomia cavale è eseguita dall’equipe di Urologia coordinata dal prof. Giorgio Guazzoni con il supporto della Chirurgia Vascolare, della Chirurgia Epatobiliare, della Cardiochirurgia, dell’Oncologia, della Nefrologia e con l’imprescindibile sostegno degli Anestesisti e Rianimatori.

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