Sarà proiettato sabato 6 settembre alle 13.30, presso la Sala Perla del palazzo del Cinema di Venezia, come evento speciale della sezione “Nuovi territori”, il documentario “Gulu” girato da Luca Zingaretti in Uganda per portare all’attenzione del pubblico italiano il dramma del Nord Uganda e sostenere i progetti di AMREF. “Gulu” sarà poi trasmesso in prima serata da La7 sabato 13 settembre, nell’ambito di uno speciale condotto da Gad Lerner dedicato ad AMREF.
Da diciassette anni il distretto di Gulu si trova al centro del conflitto tra le forze ribelli del Lord’s Resistance Army e l’esercito del Presidente Museveni. Reclutamenti forzati di bambini soldato, massacri di villaggi inermi, violenze sessuali, saccheggi, hanno creato un’emergenza umanitaria tra le più gravi del pianeta. 350 mila contadini, circa due terzi della popolazione, hanno dovuto abbandonare la loro terra e da sette anni vivono da “sfollati” in 32 campi allestiti intorno alla città di Gulu. Muore di fame una regione un tempo tra le più prospere dell’Africa orientale: l’agricoltura – occupazione principale per il 95% della popolazione – interessa appena il 10% di un territorio in gran parte controllato dai ribelli. La produzione agricola è crollata, la sopravvivenza è assicurata soltanto dalle grandi agenzie umanitarie, le condizioni sanitarie sono disastrose, l’acqua è un miraggio.
Il documentario di Luca Zingaretti, scritto insieme a Margherita D’Amico e realizzato grazie al contributo del Comune di Roma e della Provincia di Torino, vuole portare all’attenzione del pubblico italiano questa tragedia dimenticata e gli sforzi di chi come AMREF è in prima linea per aiutare le popolazioni locali.
Atterrato a Gulu a metà gennaio, per due settimane Zingaretti ha fatto la spola tra Gulu e i campi lager dove vivono gli sfollati, ha visitato i progetti di AMREF Italia, l’Ospedale di Lacor fondato alla fine degli anni Cinquanta dall’italiano Piero Corti, i sopravvissuti dell’epidemia di Ebola che ha fatto quasi duecento morti nel 2001, le organizzazioni impegnate nella lotta all’AIDS.
Tra i fenomeni che più hanno colpito Zingaretti a Gulu, quello dei “night commuters”, i giovani pendolari notturni costretti a fuggire ogni notte dai loro villaggi, sempre più insicuri per le incurisioni dei ribelli, per passare la notte in città. I ricavi del documentario andranno a sostenere i numerosi programmi di intervento avviati da AMREF nel distretto: il progetto per il primo soccorso dei giovani pendolari notturni, attraverso la formazione di personale qualificato e la distribuzione di medicinali; un programma di soccorso per migliaia di ragazzi e orfani dell’AIDS nelle scuole, grazie alla formazione di comitati locali e allo sviluppo di nuove infrastrutture scolastiche; l’assistenza e la promozione di attività di microcredito per i superstiti di ebola; e il
proseguimento di un vasto progetto idrico che fino ad oggi ha permesso la costruzione e la riabilitazione di 170 pozzi e la protezione di 146 sorgenti.
GULU: UNA GUERRA LUNGA 16 ANNI
Iniziata nel 1986, subito dopo l’ascesa al potere del Presidente Yowery Museveni a scapito delle elite militari Acholi del Nord, la guerra prosegue dal 1992 agli ordini del LRA-Lord Resistence Army di Joseph Kony, leader feroce e visionario. Vittime privilegiate del LRA sono i ragazzi e le ragazze tra i 6 e i 15 anni, rapiti, portati in Sudan, addestrati e fatti combattere contro i loro stessi villaggi. Si calcola che in questi anni l’LRA abbia sequestrato e addestrato oltre 20 mila ragazzi. Il governo è stato accusato più volte di non aver fatto abbastanza per mettere fine alla guerriglia e quindi al sottosviluppo del Nord del paese; allo stesso tempo, pare impossibile che la guerra possa durare così a lungo senza il sostegno delle elite politiche Acholi, desiderose di scalzare il presidente e di riconquistare il potere perso nel 1986.
I recenti accordi siglati tra il governo ugandese e quello sudanese, che per anni ha sostenuto le truppe del LRA, parrebbero aver aperto la fase finale del conflitto. Tuttavia, gli esperti di AMREF che operano nei campi profughi di Gulu, spiegano che il quadro complessivo della guerra è più articolato di quel che appare ai media e che la fine della guerra è ancora lontana.
Per ulteriori informazioni www.amref.it
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