L’edizione annuale è stata dedicata all’Italia. A rappresentarla, fra i vincitori, la professoressa Michela Matteoli, docente di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento BIOMETRA, responsabile del laboratorio di Farmacologia e Patologia Cerebrale e Direttrice del Programma di Neuroscienze di Humanitas, cha vinto il “mid career award”, insieme al chimico Vincenzo Balzani dell’Università di Bologna e al fisico Giorgio Parisi della Sapienza di Roma, che hanno ottenuto l’“end career award”.
“Il mio laboratorio di ricerca – spiega Michela Matteoli – nato nel 1992 presso il Centro CNR di Farmacologia Cellulare e Molecolare, Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano, si occupa dello studio delle sinapsi e in particolare del ruolo funzionale di alcune proteine sinaptiche coinvolte in disturbi psichiatrici e del neuro sviluppo. Attualmente stiamo portando avanti uno studio per definire in quale misura l’attivazione del sistema immunitario e l’infiammazione cooperi con fattori genetici nell’insorgenza delle malattie neurologiche e psichiatriche”.
La professoressa è anche coordinatrice di un recente studio che ha identificato una molecola fondamentale per il funzionamento del cervello (Eps8, una proteina che ricopre un ruolo essenziale nei meccanismi della memoria e dell’apprendimento).
Lunedì 25 novembre, nel corso di una cerimonia al Quirinale, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha consegnato i tre riconoscimenti insieme al caporedattore della rivista Nature Philip Campbell.
“Sono molto contenta di avere ricevuto questo importante riconoscimento – soprattutto perché la nomination è venuta dagli ex studenti, laureandi, dottorandi di ricerca e ricercatori post dottorato, che hanno deciso insieme di proporre il mio nome senza che io ne sapessi niente. Da quando il laboratorio è nato ho seguito decine di ragazzi che oggi hanno fatto tanta strada e sono per me motivo di orgoglio. C’è chi è diventato direttore di ricerca presso L’Institut du Cerveau et de la Moelle Épinière a Parigi, chi docente presso l’Università di Otago in Nuova Zelanda, chi ancora Scientific Progetc Manager presso la Commissione Europea, alcuni sono prestigiosi ricercatori del CNR o dell’Università mentre altri ricoprono posizioni di prestigio in industrie quali Roche e Novartis”.
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