Questo invecchiamento progressivo della popolazione si accompagna alla diffusione di alcune patologie degenerative della colonna vertebrale legate proprio all’età. Si tratta di patologie discali, cervicali, lombari che si manifestano per l’usura di queste strutture fondamentali al sostegno e al movimento del corpo e che, secondo uno studio americano, aumenteranno del 700% nei prossimi dieci anni”.
Anche in questo campo la tecnologia ha fatto enormi passi avanti. Sono state messe a punto tecniche sicure ed efficaci per ridurre la pressione dei nervi, che si verifica a causa dell’usura delle strutture e sono stati sviluppati protesi della colonna e fissatori spinali e lombari sofisticatissimi.
“La chirurgia assistita, con sistemi simili a quelli impiegati nella Neurochirurgia Oncologica, consente di ottenere grandi risultati – prosegue il dottor Fornari -. Siamo stati i primi in Europa ad impiegare uno dei dispositivi più all’avanguardia di questo settore, il neuronavigatore spinale associato ad O-Arm, un sistema dotato di una Tac intraoperatoria in grado di acquisire in 17 secondi le informazioni sull’intera anatomia spinale del paziente e di trasferirle in tempo reale al navigatore. In questo modo, il chirurgo è in grado di visualizzare e controllare con precisione ogni sua azione.
Inoltre, grazie a questa tecnologia è possibile adottare procedure mini invasive e ridurre i tempi medi degli interventi da 5-6 ore fino ad un’ora e mezza, con un notevole diminuzione dell’impatto sul paziente”.
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