I trigliceridi sono i principali grassi presenti nell’organismo. Vengono accumulati, con funzione di riserva energetica, all’interno degli adipociti, le cellule che compongono il tessuto adiposo. Quasi tutti i trigliceridi presenti nel circolo sanguigno derivano dalla dieta (ne sono infatti ricchi i grassi animali e quelli vegetali), ma quando vengono consumati zuccheri e proteine in sovrabbondanza, per soddisfare le proprie esigenze energetiche “di riserva” è l’organismo stesso che, attraverso un complesso meccanismo, provvede a convertirli in trigliceridi.
Pertanto, una dieta ipercalorica comporterà inevitabilmente un incremento dei trigliceridi nel sangue (ipertrigliceridemia), favorendo l’insorgenza di aterosclerosi, infarto cardiaco e ictus, nonché disturbi a carico di pancreas e fegato.
I valori dei trigliceridi
Per conoscere il livello dei trigliceridi circolanti (trigliceridemia) è sufficiente sottoporsi a un esame del sangue. Per avere un valore attendibile di trigliceridemia è opportuno mantenere il digiuno per almeno le 12 ore precedenti il prelievo e assumere un pasto leggero la sera prima. Si consiglia inoltre di evitare l’assunzione di alcolici nelle 24 ore che precedono l’esame e non fumare e non effettuare attività fisica per almeno le 2 ore precedenti il test.
La trigliceridemia è generalmente compresa, nei soggetti adulti in buona salute, tra 50 e 150 mg/dl.
In particolare, nelle persone adulte:
- trigliceridi inferiori a 150 mg/dl (1,7 mmol/L) sono considerati desiderabili
- trigliceridi compresi tra 150 e 199 mg/dl (1,7-2,2 mmol/L) sono considerati al limite della norma (borderline)
- tra 200 e 499mg/dl (2,3-5,6 mmol/L) sono considerati alti
- oltre 500 mg/dl (5,6 mmol/L) sono considerati molto alti.
Nelle persone di età inferiore ai 18 anni:
- trigliceridi inferiori a 90 mg/dl (1,02 mmol/L) sono considerati desiderabili.
- trigliceridi compresi tra 90 e 129 mg/dl (1,02-1,46 mmol/L) sono considerati al limite della norma.
- trigliceridi uguali o oltre 130 mg/dl (1,47 mmol/L) sono considerati alti.
Per valutare in modo più completo il rischio cardiovascolare di un soggetto la determinazione dei livelli di trigliceridi viene affiancata a quella del colesterolo totale e delle sue frazioni, il colesterolo HDL e il colesterolo LDL, più comunemente noti come colesterolo rispettivamente “buono” e “cattivo”, in quello che viene definito pannello lipidico completo.
Ultimo aggiornamento: Giugno 2024
Data online: Novembre 2014
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