Da una parte i medici e i ricercatori che utilizzano la risonanza magnetica, dall’altra gli ingegneri ed i fisici che progettano i macchinari. Saranno oltre 6.000 i partecipanti all’Annual meeting of International Society for Magnetic Resonance in Medicine (www.ismrm.org) che si terrà dal 10 al 16 maggio 2014 per la prima volta in Italia a Milano presso il Milano Congressi (Piazzale Carlo Magno) e che quest’anno si terrà come meeting congiunto con la società europea ESMRMB. In trent’anni è la prima volta che questo congresso approda in Italia.
Presidente del Comitato Organizzatore è il dottor Alberto Bizzi, Responsabile Neuroradiologia di Humanitas: “È davvero importante che Milano sia stata scelta come sede di un congresso mondiale estremamente innovativo nel campo della ricerca scientifica. Al congresso saranno presentati contributi scientifici originali da medici ed esperti del settore provenienti da tutto il mondo fra cui Stati Uniti, Europa, Cina, Giappone, Taiwan, Korea, India e Australia, Iran, Nigeria e Nuova Zelanda. L’Italia fa bella figura classificandosi al nono posto per numero di contributi scientifici”.
Le novità presentate al convegno
Fra i 5.500 contributi che saranno presentati nel corso del convegno spiccano metodiche di nanotecnologia e di “cellular imaging tracking” che permettono di seguire con la risonanza magnetica lo spostamento gruppi di cellule tumorali all’interno del corpo umano. Altri lavori descriveranno il fenomeno della “diffusione molecolare” per studiare le modifiche che malattie neurologiche determinano nella microstruttura del cervello e come questa a sua volta risponde alle terapie mediche. Saranno presentati anche studi delle reti cerebrali umane con RM funzionale per capire meglio come le varie aree cerebrali comunicano fra loro e producono movimento, memoria, emozioni e parole. Verrà discusso il tema dell’obesità e di come misurare con la risonanza magnetica le riserve eccessive di grasso. Tra le innovazioni terapeutiche particolare risalto verrà dato a MRgFUS, metodica che permette di bruciare alcuni tumori come i fibromi dell’utero con il calore, sempre sotto monitoraggio della risonanza.
“L’evento – sottolinea il dottor Bizzi – rappresenta un’opportunità per dimostrare che la comunità scientifica italiana formata da radiologi, bioingegneri e fisici, è molto attiva e che l’Italia è pur sempre un Paese che si distingue per capacità produttive scientifiche e per l’utilizzo sanitario della risonanza magnetica”.
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