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Radiochirurgia: maschere e ‘segnalatori GPS’ per colpire il tumore

Radiochirurgia: occhi liberi, più comfort per il paziente e tempi di trattamento ridotti a pochi minuti. L’acceleratore EDGE Radiosurgery è dotato di un sistema innovativo in grado di rilevare la superficie del volto e monitorare gli spostamenti durante il trattamento grazie ad una maschera aperta e tecnologica. Per il paziente, maggior libertà con la garanzia di un trattamento di elevata precisione.

EDGE Radiosurgery è un acceleratore lineare made in USA per il trattamento di tumori come gliomi, metastasi cerebrali, piccoli neurinomi e meningiomi.

La tecnologia viene utilizzata in Humanitas per la prima volta in Italia dopo Lisbona e Detroit, centri con cui Humanitas ha una collaborazione scientifica.

EDGE Radiosurgery è anche impiegato per la cura dei tumori di polmone, prostata e fegato. Per queste patologie, un altro sistema innovativo (Calypso) collegato ad EDGE, permette di visualizzare la posizione del volume bersaglio durante l’irradiazione attraverso l’impianto di piccoli markers chiamati beacons.

Calypso rileva, attraverso onde elettromagnetiche come ‘segnali GPS‘, la posizione della lesione ed i suoi movimenti nel tempo. I beacons hanno dimensioni millimetriche e vengono impiantati dal chirurgo toracico o dall’urologo con una metodica minimante invasiva in ambulatorio, senza provocare alcun dolore. Grazie a questo sistema è possibile tenere conto del movimento interno degli organi colpendo il tumore con maggiore precisione e risparmiando il tessuto sano.

Radiochirurgia cura tumoriTgR Lombardia: la Radiochirurgia per la cura dei tumori

Guarda il servizio andato in onda al TgR RAI, con l’intervista alla dott.ssa Marta Scorsetti.

>> Guarda il video dal minuto 9′ 20″

 

Con EDGE Radiosurgery cure sempre più precise

EDGE Radiosurgery è stato sviluppato per aiutare i clinici nell’esecuzione di trattamenti radianti non invasivi ad alta intensità di dose, dall’urologia alla neurochirurgia. Dotato di strumenti di monitoraggio in tempo reale, è stato progettato per la localizzazione del tumore e la valutazione del movimento. Con EDGE il tempo di irradiazione è ridotto a pochi minuti (circa 2-3 per seduta) anche somministrando dosi elevate come nei trattamenti stereotassici. “Grazie a questo sofisticato sistema è possibile utilizzare frazionamenti non convenzionali della dose rendendo i trattamenti stereotassici sempre più efficaci – spiega Marta Scorsetti, responsabile di Radioterapia e Radiochirurgia in Humanitas -. In considerazione del sempre maggior numero di pazienti anziani e con comorbidità, non suscettibili di trattamenti chirurgici, la SBRT (Radioterapia stereotassica corporea) rappresenta una valida alternativa non invasiva e altamente efficace nel trattamento di diversi tipi di tumori solidi. Piccoli tumori del polmone in stadio iniziale possono essere trattati ambulatorialmente in 3/4 sedute cosi come il carcinoma della prostata, lesioni pancreatiche o neoplasie primitive e secondarie del fegato”.

Santoro: la collaborazione tra specialisti punto di forza di Humanitas

“Con questa nuova apparecchiatura si aggiunge un’ulteriore arma terapeutica per la cura dei pazienti di Humanitas – spiega Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center -. Le nuove tecnologie si inseriscono all’interno di una strategia globale che da sempre contraddistingue il nostro centro: coniugare il trattamento più adatto ed efficace per ogni singolo caso con la qualità di vita migliore possibile per il paziente. Questo significa terapie mediche meno tossiche, chirurgia sempre meno invasiva e demolitiva, trattamenti radioterapici più brevi e mirati sul bersaglio tumorale.

In particolare, questa nuova macchina consente di trattare con risultati migliori i tumori irradiabili. Inoltre, promuove una stretta collaborazione fra radioterapisti e chirurghi per l’impianto dei beacons nel polmone e nella prostata. Nel nostro Centro la collaborazione tra specialisti in discipline differenti (oncologi medici ed ematologi, chirurghi, radioterapisti, psicologi) è da sempre uno dei punti di forza, perché consente di prendersi cura dei pazienti in modo globale e personalizzato, con percorsi terapeutici diversi e ritagliati sulla specificità dei bisogni di ciascuno”.

AIRO, Maurizi Enrici: “Così si rafforza il parco tecnologico della Lombardia”

“Negli ultimi anni il ruolo della Radioterapia Oncologica per la cura del cancro è progressivamente aumentato di importanza – spiega Riccardo Maurizi Enrici, Presidente dell’AIRO, Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, e professore ordinario di Radioterapia Oncologica presso l’Università La Sapienza di Roma -. Dalla letteratura scientifica emerge come attualmente il 40-50% dei pazienti oncologici utilizzi questa metodica nel proprio percorso di cura. Un numero in continua crescita che si stima raggiungerà nei prossimi anni, a causa dell’invecchiamento e quindi dell’aumentata incidenza dei tumori, valori del 60-70% come pubblicato recentemente sul Journal of the National Cancer Institute.

Nel nostro Paese si è assistito ad un progressivo miglioramento della situazione della Radioterapia Oncologica che si sta allineando ai livelli europei: in Italia sono presenti 186 centri di Radioterapia, con una media nazionale di circa 3 centri per milione di abitanti. Una media che risulta più bassa al sud e più alta al Nord, dove vi è una maggiore concentrazione di centri con una più alta disponibilità di macchine dedicate alle tecniche speciali.

Questa nuova apparecchiatura attiva in Humanitas rafforza ulteriormente il parco tecnologico della Lombardia, regione già all’avanguardia nell’offerta di trattamenti radioterapici ad elevata tecnologia per i pazienti oncologici”.

 

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
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