La tetraplegia è una paralisi che coinvolge tutti e quattro gli arti e il torso. In genere la paralisi riguarda non solo il movimento ma anche i sensi. Alla base della tetraplegia c’è un danno cerebrale o al midollo spinale. In questo secondo caso il problema è localizzato nella parte cervicale (parte alta) della colonna vertebrale, tra le vertebre C1 e C7. La conseguenza è una perdita totale o parziale della funzione delle braccia e delle gambe. È ad esempio possibile che un tetraplegico riesca a muovere le braccia ma non le dita delle mani.
Il problema può essere associato a complicazioni come dolore, trombi, ulcere, spasmi muscolari, problemi respiratori e perdita del controllo di vescica e intestino.
Quali malattie si possono associare a tetraplegia?
Le patologie che si possono associare a tetraplegia sono le seguenti:
- Poliomielite
- Rabbia
- Sclerosi multipla
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Quali sono i rimedi contro la tetraplegia?
La terapia migliore in caso di tetraplegia dipende dai bisogni specifici del singolo paziente, dalla natura e dalla gravità della situazione. L’obiettivo finale è prevenire ulteriori danni e consentire a chi convive con il problema di condurre una vita attiva e produttiva nei limiti imposti dalla sua condizione.
In genere il trattamento serve a rimediare alla perdita di funzionalità e di sensibilità degli arti e alla perdita o alla riduzione della funzionalità di altri organi. I danni al di sopra della vertebra C4 possono ad esempio richiedere l’uso di un apparecchio per respirare.
Con tetraplegia quando rivolgersi al proprio medico?
In caso di tetraplegia sono necessari regolari controlli medici. Se si perde improvvisamente l’uso degli arti è sempre bene rivolgersi subito al pronto intervento.