Con il termine “nistagmo” si fa riferimento a un movimento oscillatorio involontario, ritmico e coordinato dei bulbi oculari. Si distinguono due tipi di nistagmo, quello “pendolare“, quando l’oscillazione è costante fra i due estremi del movimento, e quello “a scosse” caratterizzato da una fase lenta (deviazione lenta del globo oculare) e una rapida (ritorno alla posizione di riposo). Il movimento che caratterizza il nistagmo può avvenire in senso orizzontale, verticale o rotatorio.
Il nistagmo può insorgere spontaneamente o in seguito a opportune stimolazioni (può essere indotto in qualsiasi soggetto). La rilevazione del nistagmo e delle sue caratteristiche viene utilizzata in ambito neurologico (la presenza di nistagmo verticale, ad esempio, è segno di una patologia del midollo allungato).
In alcuni soggetti il nistagmo può essere accompagnato da sintomi come vertigini, cefalea, nausea, irritabilità, problemi di equilibrio.
Quali malattie si possono associare al nistagmo?
Le patologie che possono risultare associate al nistagmo sono le seguenti:
- Ambliopia
- Cataratta
- Disturbi neurologici
- Intossicazione da monossido di carbonio
- Labirintite
- Sclerosi multipla
- Strabismo
Si ricorda che l’elenco non è esaustivo ed è sempre bene chiedere consulto al proprio medico.
Quali sono i rimedi contro il nistagmo?
Poiché le condizioni mediche che possono essere alla base del nistagmo sono diverse tra loro, per mettere in atto dei rimedi che risultino idonei alla condizione è fondamentale individuare la patologia alla base e agire su questa.
Con il nistagmo quando rivolgersi al proprio medico?
In caso di nistagmo è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia. Se si è a rischio intossicazione o labirintite è consigliabile rivolgersi al pronto soccorso più vicino.