I musicisti sono sicuramente tra le categorie professionali maggiormente interessate alle patologie della mano e del polso. In genere la comparsa dei disturbi può insorgere per un sovraccarico funzionale, per errori di tecnica o alterazioni posturali. Per esempio, il suonare strumenti ad arco, può provocare l’insorgenza di neuropatie compressive, tenosinoviti e instabilità articolare cronica e artrosi.
L’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ha attivo un ambulatorio dedicato a musicisti che sviluppano patologie di mano, polso e arto superiore e connesse alla loro attività professionale. I disturbi muscolo-scheletrici che interessano i musicisti, infatti, meritano di essere affrontati con un percorso su misura.
Ne parliamo con il dottor Giorgio Pivato, Responsabile dell’Unità di Chirurgia della mano e Microchirurgia Ricostruttiva presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e referente dell’ambulatorio.
Tenosinovite, neuropatia compressiva e le altre patologie più comuni
Suonare uno strumento con gesti ripetuti per ore può comportare lo sviluppo o l’acuirsi di patologie infiammatorie e da sovraccarico, come tenosinoviti, neuropatie compressive o l’instabilità articolare cronica. Nel musicista è di comune riscontro l’artrosi, che è patologia degenerativa che può essere accelerata da un disequilibrio funzionale della mano e del polso. Molto specifica del musicista professionista è la distonia focale, un’alterazione del circuito di inibizione neuronale che determina l’instaurarsi di un crampo doloroso e invalidante che prima disturba, poi impedisce l’esecuzione musicale.
Nello specifico per esempio, chi suona violoncello e violino può essere interessato da una neuropatia compressiva del nervo ulnare, soprattutto a carico dell’arto non dominante, secondaria alla posizione flessa in cui il gomito viene mantenuto per tempi prolungati. Altri disturbi possono anche coinvolgere cingolo scapolare e schiena: si tratta di patologie che insorgono per le alterazioni posturali associate alla pratica musicale specifica e che riguardano anche la gestione emozionale. Tra i disturbi della sfera emotiva possono insorgere ansia, depressione, problemi di fobia e altri correlati alle problematiche funzionali.
Queste patologie, nel loro insieme, se non trattate adeguatamente e in maniera precoce, possono influenzare negativamente la carriera professionale. Per questo motivo è importante fare riferimento a specialisti delle patologie della mano in ambulatori dedicati alle problematiche associate all’attività musicale.
Patologie della mano dei musicisti: fondamentale la prevenzione
La prevenzione è fondamentale quando si parla di patologie della mano. Per prima cosa è utile imparare a gestire il periodo di esercizio effettuando prima dell’esecuzione un momento di riscaldamento e uno di defaticamento poi. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la correzione degli errori tecnici e posturali che, se ripetuti, possono associarsi all’insorgenza di patologie. Per questo motivo, in fase di visita, lo specialista osserva la persona mentre suona, valutando gli eventuali elementi che possono aver comportato la comparsa di sintomatologia specifica. Gli errori posturali più comuni associati all’insorgenza di patologie come la tenosinovite dei tendini flessori o la sindrome del tunnel carpale (neuropatia compressiva del nervo mediano del polso) sono la compressione esagerata e prolungata delle dita sulle corde e la posizione eccessivamente flessa del polso.
Lo specialista, eventualmente coadiuvato da un consulente musicale o dal terapista della mano, insegnerà al paziente come correggere le posture sbagliate. Tornando al caso del violinista, per esempio, si presterà attenzione alla postura del gomito sinistro, eccessivamente flessa e prolungata, ricordandosi di distendere braccia e strumento lungo il corpo durante le pause: in questo modo è possibile evitare l’insorgenza di una neuropatia compressiva, o risolvere i sintomi se la patologia è in fase in iniziale.
Il trattamento delle patologie della mano
Quando le patologie della mano e dell’arto superiore sono in fase più avanzata o compromettono il lavoro del musicista, è utile il ricorso a un tutore modellato su misura, che consente lo scarico delle strutture coinvolte nel processo infiammatorio. Quando, però, il disturbo non si risolve, può essere necessario il ricorso alla chirurgia.
Questa viene valutata in base alle esigenze specifiche della singola persona e le tecniche chirurgiche adottate sono generalmente microchirurgiche ricostruttive finalizzate a un recupero quanto più completo e precoce, in modo da preservare la funzionalità e consentire di riprendere l’attività il prima possibile.
Un esempio su tutti, per il trattamento della neuropatia del nervo mediano al carpo è il release endoscopico del tunnel carpale, un intervento mininvasivo che se effettuato soprattutto in presenza di una neuropatia allo stadio iniziale consente un rapido recupero funzionale e non provoca cicatrici permanenti.
Il trattamento non termina con la costruzione di un tutore su misura o un intervento chirurgico. Tutto il percorso deve essere coadiuvato quando necessario dal supporto dello psicoterapeuta in grado di intercettare i problemi emotivi e di supportare il musicista durante tutto il periodo di cura rimanendo come riferimento anche nella fase di convalescenza.
In Humanitas un ambulatorio dedicato
L’ambulatorio “La mano del musicista” dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano nasce per rispondere a queste esigenze. Il servizio è specializzato nel trattamento nei disturbi della mano, del polso e del gomito dei musicisti e si giova di un approccio multidisciplinare, prevedendo valutazioni specialistiche, visite collegiali, esami specifici e interventi mirati.
In particolare, il chirurgo della mano si occupa della valutazione del paziente e del coordinamento del team multidisciplinare, che comprende un fisioterapista della mano e posturologo specializzato nelle patologie dei musicisti, uno psicoterapeuta specializzato in gestione dell’ansia e mentoring, un neurologo e un consulente docente di musica. Le valutazioni strumentali comprendono invece esami di radiologia tradizionale (ecografia, RX, TC) e esame elettromiografico (EMG).
È possibile prenotare una visita chiamando il numero di telefono: 02.82242358 – attivo il martedì e il giovedì dalle 10:00 alle 12:00, oppure compilando il modulo di ricontatto alla pagina dedicata.
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