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Cervicalgia: i sintomi e i rimedi del dolore al collo

La cervicalgia è un disturbo molto comune e si manifesta con un dolore al collo, ovvero nel tratto cervicale della colonna vertebrale. Questo disturbo è spesso dovuto a uno stress meccanico eccessivo, che colpisce vertebre, dischi intervertebrali, legamenti e muscoli cervicali. I movimenti bruschi, come un colpo di frusta da incidente, o posture scorrette mantenute nel tempo sono tra le cause più comuni.

Oltre al dolore al collo, quali sono i sintomi della cervicalgia e quali i rimedi? Approfondiamo l’argomento con il professor Alessio Baricich, responsabile del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e docente presso Humanitas University.

Cervicalgia: quali sono i sintomi

La cervicalgia può manifestarsi come dolore localizzato al collo o irradiato a spalle, braccia e dorso, provocando rigidità e pesantezza al collo. Questo dolore limita i movimenti quotidiani e può essere accompagnato da cefalea cervicogenica, una forma di mal di testa muscolo-scheletrico che si intensifica con i movimenti del capo. Nei casi più gravi, come in presenza di ernie discali, la cervicalgia può causare formicolio, scosse elettriche e deficit di sensibilità o forza agli arti superiori, con possibili disturbi dell’equilibrio e della funzione motoria. 

Le cause della cervicalgia

La cervicalgia può derivare da diversi fattori, ma nella maggior parte dei casi è legata a un sovraccarico muscolare che porta a contratture o spasmi. Tra i fattori scatenanti ci sono il colpo di frusta, dovuto a movimenti bruschi del collo, e l’artrosi cervicale, che causa dolore anche con semplici movimenti articolari. Anche le ernie discali e alcune altre patologie, seppur meno comuni, possono essere alla base di una cervicalgia persistente. 

Le posture scorrette, mantenute per lungo tempo, sono tra le principali cause di cervicalgia. Passare molte ore con il collo piegato in avanti o verso il basso, come avviene spesso durante le attività lavorative, crea uno stress meccanico a carico del tratto cervicale. Anche posizioni scorrette durante il sonno, come dormire a pancia in giù, possono aggravare il problema. È importante mantenere il collo in linea con la colonna vertebrale e, se necessario, utilizzare supporti ergonomici. 

Come curare la cervicalgia

La gestione della cervicalgia dipende dalla causa e dall’entità del dolore. Se possibile, si può provare a muovere il collo con piccoli movimenti naturali, ma laddove il dolore persista (più di 2-3 giorni) o peggiori, è opportuno consultare il medico, così che possa valutare la situazione. La cervicalgia, infatti, può avere natura muscolare oppure celare una problematica più seria, per esempio una sofferenza di un disco intervertebrale. In alcuni casi, potrebbe essere indicata dal medico l’assunzione di farmaci antinfiammatori, a volte in associazione a miorilassanti. 

In altri casi ancora, potrebbe essere utile la valutazione specialistica per l’indicazione a eventuali approfondimenti diagnostici e per prescrizioni terapeutiche mirate.

In particolare, il medico fisiatra può indicare l’esecuzione di manipolazioni vertebrali, di trattamenti di massoterapia o terapie fisiche, o erogare direttamente altre terapie specifiche come mesoterapia e infiltrazioni locali.

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