Il fibroscan (o elastografia epatica) è un esame non invasivo, in grado di fornire informazioni sulla salute del fegato.
Come funziona l’esame e quando è indicato? Ne parliamo con la professoressa Ana Lleo De Nalda, Capo Sezione Day Hospital Epatologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Cos’è il fibroscan e a cosa serve
Il fibroscan è un esame non invasivo, che valuta il fegato misurando l’accumulo di grasso (steatosi) e la rigidità del tessuto epatico (fibrosi). Questo esame è utile nella diagnosi di cirrosi epatica e nel monitoraggio delle malattie del fegato, consentendo di valutarne l’evoluzione nel tempo e la risposta al trattamento. È un esame veloce, facilmente riproducibile e non doloroso, per il paziente è simile a un’ecografia dell’addome. Può essere ripetuto nel tempo per valutare l’evoluzione della malattia epatica.
Il fibroscan può essere utile per identificare lo stadio delle malattie epatiche più comuni e monitorarle nel tempo:
- steatosi epatica non alcolica
- epatite cronica di diversa origine (ad esempio, epatite B o C)
- cirrosi epatica
Come funziona l’esame
Per l’esecuzione dell’esame, una sonda viene applicata sulla cute del costato destro, generando un’onda elastica il cui ritorno viene misurato dagli ultrasuoni. La velocità dell’onda è correlata alla rigidità del fegato, indicativa della fibrosi. L’esito, insieme agli esami e all’ecografia dell’addome, guida verso il trattamento più adatto per la steatosi, che può includere una dieta specifica, cambiamenti nello stile di vita o farmaci.
L’esame non è né doloroso né pericoloso ed è adatto anche a persone con pacemaker o donne in gravidanza. La procedura dura circa 10-15 minuti e richiede solo un digiuno di sei ore come preparazione.
Come mantenere il fegato in salute?
Per mantenere un fegato in salute, oltre a evitare il consumo eccessivo di alcol e grassi saturi, è importante adottare uno stile di vita sano.
Questo include non fumare, praticare regolarmente attività fisica e gestire lo stress. Inoltre, una dieta equilibrata ricca di alimenti come crucifere (cavoli, cavolfiori, broccoli), legumi, frutta e verdura, cereali integrali e caffè può sostenere la salute epatica.
Questi alimenti forniscono fibre che favoriscono la detossificazione e contengono composti che possono ridurre il rischio di danni epatici.
Il fibroscan è una metodica diagnostica utile a quantificare la fibrosi epatica, il fenomeno di cicatrizzazione che consegue a malattie come l’epatite virale e che può portare alla cirrosi epatica.
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