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Polipi intestinali


Che cosa sono i polipi intestinali?

I polipi intestinali sono anomalie del rivestimento mucoso del colon, da cui si sviluppano la maggior parte dei tumori del colon-retto. I polipi sono tumori benigni che possono evolvere in forme maligne nel 5% dei casi. Interessano circa una persona ogni 4 a partire dai 50 anni. Il tumore del colon-retto si può però oggi prevenire e diagnosticare precocemente grazie ai programmi di screening: quando, infatti, il tumore viene diagnosticato e rimosso nella fase di polipo è possibile ottenere una guarigione completa.

I polipi intestinali vengono classificati in base a:

  • dimensioni: da meno di 5 millimetri a più di 30 millimetri;
  • forma: il 2% è piatto, il 13% ha la forma di un fungo attaccato alla parete del colon e si definisce peduncolato, l’85% ha solo la forma della cupola di un fungo ma senza “gambo” e si definisce sessile.

Quali sono le cause dei polipi intestinali?

I fattori di rischio per lo sviluppo di polipi intestinali sono:

  • familiarità 
  • età
  • alimentazione con un eccessivo apporto di grassi animali 
  • consumo eccessivo di alcolici
  • sedentarietà
  • fumo.

Quali sono i sintomi dei polipi intestinali?

Il sintomo più rilevante dei polipi intestinali è il sanguinamento rettale. In presenza di sangue nelle feci è importante fare riferimento allo specialista poiché potrebbe essere indice di un’evoluzione tumorale maligna del polipo.

Nella maggior parte dei casi i polipi intestinali non provocano però manifestazioni evidenti. Alcuni sintomi correlati a cui prestare attenzione sono:

Come si prevengono i polipi intestinali?

La prevenzione dei polipi intestinali passa per i programmi di screening. In particolare, le autorità sanitarie raccomandano alla popolazione tra i 50 e i 75 anni di sottoporsi ogni 2 anni all’esame delle feci per rilevare la presenza di eventuale sangue occulto. Se il test è positivo viene prescritta una colonscopia.

In alternativa si può eseguire direttamente una colonscopia di screening dopo i 50 anni per poi ripeterla ogni 10 anni se negative.

Polipi intestinali: come si fa diagnosi?

I polipi intestinali si diagnosticano tramite una serie di esami, tra cui il principale è il test delle feci, utile a individuare la presenza di sangue occulto, che viene sia prescritto in caso di sospetto di polipi sia nell’ambito dei programmi di screening raccomandati. In presenza di un risultato positivo dell’esame delle feci, per la conferma di diagnosi di polipi intestinali è prevista l’esecuzione di una colonscopia. La colonscopia viene svolta con il paziente in sedazione e permette al medico di avere la visione completa delle pareti intestinali e, anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, di rilevare polipi di dimensioni molto piccole con grande accuratezza.

Come trattare i polipi intestinali?

I polipi intestinali vengono trattati già in fase di colonscopia al momento della loro individuazione. Vengono infatti rimossi, anche quando si tratta di dimensioni importanti o ai primi stadi di un’evoluzione maligna, tramite polipectomia, una procedura endoscopica che consente di rimuovere i polipi dall’intestino attraverso anse collegate a pinze o bisturi elettrico. Gli strumenti vengono inseriti nel tubo digerente attraverso il colonscopio.

Quando i polipi individuati sono a uno stadio maligno avanzato occorre invece ricorrere alla chirurgia. I polipi rimossi vengono poi analizzati tramite esame istologico.

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