Onde d’urto per la pelle del viso

Le onde d’urto sono impulsi acustici utilizzati da qualche decennio in ambito muscolo-scheletrico per la cura di patologie tendinee, ossee e articolari. Negli anni più recenti, in virtù dei loro effetti benefici anche su altri tessuti, il loro ambito di applicazione si è esteso con successo anche alla medicina rigenerativa ed estetica, non solo per il trattamento degli esiti cicatriziali post-traumatici o post-intervento chirurgico, ma anche per contrastare gli inestetismi della cellulite e stimolare il ringiovanimento della cute del volto.

Come si svolgono le onde d’urto in Medicina estetica?

In generale, per la rigenerazione della cute, si possono applicare diverse tipologie di onde: 

• onde d’urto focali nella loro variante “planare”, che sono specificatamente indicate per la rigenerazione delle ferite difficili e il trattamento di cicatrici dolorose di diversa origine, anche quelle profonde, sia post traumatiche che post intervento chirurgico; 
• onde radiali o pressorie, la cui azione è più superficiale, con distribuzione nel tessuto di tipo “radiale”, effetto più specifico di stimolazione del microcircolo e del metabolismo tissutale, fra cui anche la mobilizzazione e il drenaggio di liquidi; 
• onde vibrazionali, con azione meno specifica ai fini della rigenerazione tissutale, ma sicuramente efficaci per rilassare eventuali tensioni muscolari e coadiuvare nel drenaggio dei liquidi. 

In particolare, la combinazione dei tre tipi di onde viene applicata per il trattamento della cellulite (nelle sue diverse forme), così come anche in quei casi in cui vi sia importante ritenzione di liquidi (linfedema).

Importante ricordare che è fondamentale il corretto inquadramento del caso clinico specifico per la singola persona, al fine di ottimizzare il tipo di trattamento e ottenere il risultato migliore. In generale, con i trattamenti onde d’urto in medicina estetica si può tonificare e rassodare la cute, uniformare la grana della pelle, così come appianare le cicatrici e anche favorire la guarigione e il rimodellamento corporeo dopo interventi di chirurgia plastica; nel caso del viso, l’azione di questi trattamenti si traduce in un effetto biorivitalizzante cutaneo. 

Quali sono i vantaggi delle onde d’urto per la pelle del viso?

Nel caso specifico dei trattamenti “onde” per il viso, vengono preferibilmente utilizzate le onde radiali, che necessitano però di un applicatore studiato appositamente per il viso, in modo che l’impulso acustico sia delicato e ben tollerato. Come ricordato, la loro azione è di stimolare alcune reazioni biologiche benefiche, che si traducono in un incremento della microcircolazione locale e attività cellulare, con produzione di nuove fibre collagene, al fine di contrastare le problematiche cutanee legate all’invecchiamento della pelle. Importante ricordare che, a differenza della terapia iniettiva con acido ialuronico o altre sostanze, l’effetto positivo sul trofismo cutaneo dopo applicazione con onde d’urto non è immediato, ma richiede alcune settimane, anche se già alla fine della seduta è possibile apprezzare una maggiore luminosità della pelle e un aspetto più rilassato del viso. 

Le onde d’urto per la pelle del viso sono dolorose o pericolose?

Anche in questo tipo di applicazione, come per altre sedi anatomiche, i trattamenti con onde d’urto sul viso possono essere considerati sicuri e non dolorosi. Possono essere infatti personalizzate a seconda della sensibilità della singola persona; inoltre, seppur con tempi e modalità prescritte dal medico operatore, possono essere associate ad altre terapie biorivitalizzanti e biostimolanti; comunque da programmarsi dopo adeguato intervallo di tempo.

Chi può effettuare le onde d’urto per la pelle del viso?

Relativamente ai trattamenti biorivitalizzanti con onde d’urto per la pelle del viso, esistono solo due controindicazioni assolute: la gravidanza e la presenza di lesioni cutanee neoplastiche (o sospette tali) ed infettive in corrispondenza delle aree della pelle su cui dovrebbe focalizzarsi il trattamento.

Sono necessarie norme di preparazione?

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