La rettosigmoidoscopia è un esame strumentale endoscopico tramite il quale si valuta lo stato di salute del sigma e del retto, ossia del tratto conclusivo dell’intestino crasso, per escludere l’eventuale presenza di lesioni, diverticoli, malattie infiammatorie, polipi o altre formazioni tumorali.
A cosa serve la rettosigmoidoscopia?
La rettosigmoidoscopia si esegue in presenza di sintomi riconducibili a patologie del colon, del sigma e del retto, tumori e malattie infiammatorie e infettive dell’intestino.
I sintomi più comuni per i quali viene prescritta la rettosigmoidoscopia sono:
- dolori addominali
- sangue nelle feci
- anemia
- alterazioni dell’alvo (diarrea o stipsi).
La rettosigmoidoscopia si utilizza anche per valutare o asportare i polipi del retto-sigma.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).
La rettosigmoidoscopia è dolorosa o pericolosa?
La rettosigmoidoscopia non è dolorosa ed è poco invasiva, ma potrebbe indurre nel paziente un certo fastidio e gonfiore addominale. Per questo motivo, se necessario, durante la rettosigmoidoscopia potranno essere utilizzati farmaci sedativi che rendono l’esame più confortevole e meno doloroso. In questo caso nelle ore successive all’esame è vietato guidare ed è consigliato andare in ospedale accompagnati.
Le complicanze della rettosigmoidoscopia sono piuttosto rare e comprendono la perforazione della parete intestinale o un’emorragia imprevista.
Come funziona la rettosigmoidoscopia?
La rettosigmoidoscopia è un esame di breve durata (circa 5 minuti). Dopo che lo specialista ha raccolto la storia clinica del paziente, l’esame prevede un’ispezione manuale del canale anale utile alla lubrificazione del retto e ad avere una prima valutazione del suo stato di salute e, dunque, l’introduzione nel retto dell’endoscopio.
L’endoscopio è un sottile strumento di forma tubolare: l’estremità che viene inserita nel canale anale è dotata di una micro-telecamera che consente al medico di visualizzare le pareti del colon durante l’esame su un monitor collegato all’estremità opposta dell’endoscopio. Inoltre il medico può introdurre degli accessori nel lume intestinale attraverso il canale operativo dell’endoscopio per prelevare campioni di tessuto da analizzare (biopsia) o per rimuovere polipi.
La rettosigmoidoscopia è un esame strumentale endoscopico tramite il quale si valuta lo stato di salute del sigma e del retto.