La cervicite è l’infiammazione della cervice uterina (o collo dell’utero) che costituisce la parte inferiore dell’utero e ha una forma simile a quella di un cono. La cervice uterina è percorsa da un canale, il canale cervicale, che mette in comunicazione questa cavità con la vagina.
Le cause della cervicite sono spesso di natura infettiva e i sintomi non sono specifici.
Vediamo da cosa è causata, quali sono i sintomi, come si cura e come prevenirla con la dottoressa Annamaria Baggiani, Responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita del Fertility Center dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Cervicite: quali sono le cause
La cervicite è spesso provocata da agenti patogeni associati alle malattie sessualmente trasmissibili, come clamidia, tricomoniasi, gonorrea, herpes genitale, infezione da Papilloma virus e micoplasma genitale.
Tra le altre cause della cervicite, troviamo la vaginosi batterica, derivante dall’alterazione dell’equilibrio della flora batterica locale e dalla proliferazione di batteri come lo Streptococcus e lo Stafilococco.
I sintomi della cervicite
La cervicite può manifestarsi con sintomi quali:
- sanguinamenti vaginali successivi a rapporti sessuali
- sanguinamenti vaginali tra cicli mestruali
- secrezioni vaginali di tonalità chiara
- dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
- dolore vaginale.
A seconda dell’agente patogeno coinvolto, possono verificarsi prurito intenso e, in caso di donne in post-menopausa, sanguinamento, che potrebbe risultare un segnale di allarme. È però possibile che la cervicite si manifesti anche senza sintomi evidenti.
In presenza di questi sintomi occorre rivolgersi al ginecologo. Nel caso in cui la condizione sia asintomatica, l’infiammazione cervicale può essere identificata solo attraverso tamponi cervicovaginali. Il medico potrebbe inoltre richiedere analisi delle secrezioni vaginali per individuare la presenza di gonorrea, clamidia, tricomoniasi e vaginosi batterica.
Cervicite: cosa fare?
Se la causa dell’infiammazione è identificata, il trattamento mirato può favorire la risoluzione dell’infiammazione della cervice uterina. La terapia antibiotica si utilizza in caso di clamidia, gonorrea e infezioni da micoplasma, la tricomoniasi risponde al metronidazolo e le infezioni da herpes virus richiedono l’uso di antivirali.
Una cervicite non curata può portare all’endometrite, un’infiammazione del tessuto che riveste la cavità uterina, e a malattia infiammatoria pelvica, che può determinare infertilità.
Per quanto riguarda la prevenzione della cervicite, è necessario avere rapporti sessuali protetti dall’uso del preservativo ed evitare il contatto con sostanze irritanti che potrebbero alterare l’equilibrio della flora batterica vaginale, favorendo le infezioni.
Cervicite e metodi contraccettivi
Anche l’uso del diaframma o di altri metodi contraccettivi può essere associato all’insorgenza dell’infiammazione cervicale. Le reazioni allergiche ai spermicidi o al lattice dei preservativi possono sicuramente provocare situazioni di cervicovaginite.
Inoltre, l’impiego del diaframma, del pessario e l’eccessivo utilizzo di lavande vaginali, detergenti intimi o terapie locali prolungate possono altrettanto contribuire all’insorgenza dell’infiammazione. Quando si avvia un trattamento farmacologico tempestivo, solitamente si osserva un recupero rapido.
È importante coinvolgere anche il partner nel trattamento. Infine, gli esiti aderenziali di infezioni più severe (per esempio da Chlamydia Tracomatis) risalite a livello pelvico non sono trattabili con il trattamento medico.
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