Casistica del programma di riproduzione assistita
Sono state trattate 3.705 coppie per un totale di 9.215 induzioni e 7.903 procedure eseguite. 1.291 induzioni (14,01%) sono state sospese prima della procedura (prevalentemente per risposta eccessiva e rischio aumentato di gravidanze multiple) e 21 (0,23%) non hanno potuto essere eseguite per mancata raccolta del liquido seminale. Sono state ottenute 863 gravidanze. Tasso cumulativo di gravidanza per coppia 23,29%. Età media della partner femminile 34,8 +\- 3,9 anni*. (*Standard deviation)
Numero di pazienti che hanno eseguito più cicli di IUI sul totale delle coppie sottoposte a questa procedura. È stata data in genere, dopo 3 tentativi senza esito positivo, un’indicazione a eseguire una procedura diagnostica (laparoscopia + isteroscopia) o un passaggio diretto a cicli ad alta tecnologia (2° livello).
Casistica 2° e 3° livello
32.556 cicli con 8.710 gravidanze cliniche in 22.671 coppie: 38,93% percentuale cumulativa di gravidanza per coppia (720 coppie hanno ottenuto più di una gravidanza), escludendo i trasferimenti dopo crioconservazione (media di tentativi 1,8 deviazione standard 1,1 e range 1-11). Considerando le 483 gravidanze da ovociti crioconservati e le 5.330 gravidanze da embrioni crioconservati la percentuale cumulativa di gravidanza è il 52,2%.
I risultati vengono presentati seguendo i criteri utilizzati dal Registro Italiano e dal Registro Europeo delle metodiche di procreazione assistita di II°/ III° livello, che considerano le gravidanze per ciclo/induzione, per prelievo degli ovociti e per numero di trasferimenti embrionari eseguiti (100 pazienti iniziano la terapia, 21 circa ottengono una gravidanza alla conclusione del tentativo, 23 su 100 pazienti che giungono al prelievo degli ovociti e 29 su 100 che hanno effettuato il trasferimento di almeno 1 embrione).
Molte coppie abbandonano dopo uno o più cicli con esito negativo. I nostri dati indicano che le stesse coppie, se non abbandonassero, raggiungerebbero un tasso cumulativo del 52%. Il dato viene ricavato considerando i cicli a fresco e dopo crioconservazione eseguiti nel periodo dopo il 2010 quando, a fine 2009, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’obbligo di un unico e contemporaneo impianto degli embrioni fecondati.
Il problema dell’abbandono della terapia è stato più volte discusso nelle maggiori esperienze italiane e internazionali e deve essere attentamente considerato dalle coppie che si approcciano a queste metodiche, valutando i risultati complessivi e non il singolo tentativo.
Percentuale di gravidanze ottenute negli anni
La percentuale di successo nel corso degli anni ha avuto un andamento che merita alcuni commenti.
- Nei primi anni di attività sino al 2002 abbiamo ottenuto un progressivo miglioramento dei risultati grazie all’esperienza maturata nel tempo nel trattamento delle patologie maschili più severe. Nello stesso periodo tuttavia abbiamo trasferito un elevato numero medio di embrioni che ci ha condotto, per il numero di gravidanze multiple osservate, nel 2003, a un netto cambio di strategia: a trasferire cioè un massimo di 2 embrioni in pazienti a buona prognosi sino a 36 anni di età della partner femminile.
- Nel periodo 2004-2009 di applicazione della Legge 40 abbiamo limitato gli effetti negativi correlati ai limiti imposti dalla normativa, sia attraverso una maggiore capacità di selezione degli ovociti migliori, con un aumento delle percentuali di fertilizzazione, sia grazie all’evoluzione delle tecniche di congelamento degli ovociti. L’obbligo di trasferire tutti gli embrioni fertilizzati, aumentando le probabilità di gravidanza nelle donne più giovani, ha in parte mascherato la diminuzione (4% circa di gravidanze) dei risultati complessivi, portando però, purtroppo, ad un aumento significativo delle gravidanze multiple.
Dopo le modifiche apportate dalla sentenza della Corte Costituzionale, abbiamo scelto di crioconservare solo gli embrioni giunti allo stadio di blastocisti (5-6 giorni dalla fertilizzazione) e congelare quindi un numero molto ridotto di embrioni, a buona prognosi di poter portare ad una gravidanza dopo lo scongelamento. Abbiamo inoltre proseguito con il programma di congelamento degli ovociti, che tante soddisfazioni ci aveva dato, sommando quindi le gravidanze a fresco e le gravidanze ottenute con le 2 metodiche di congelamento (embrioni e ovociti).
Nell’analisi dei risultati inoltre dobbiamo considerare come l’età media dei partner, ed in particolar modo della partner femminile, sia drammaticamente aumentata nel corso degli anni e come questa condizione influenzi in modo severo la prognosi.
Età della paziente (media e IC)
Percentuale di successo della crioconservazione e attività del Fertility Center
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 5/2009, l’andamento delle probabilità di gravidanza tra cicli a fresco e cicli dopo scongelamento ha mostrato una sostanziale sovrapposizione dei risultati.
Ricordiamo che, tuttavia, solo una quota di pazienti giunge a crioconservare e le gravidanze dopo congelamento sono nella maggior parte dopo trasferimento di blastocisti.
I dati di confronto con la popolazione generale e soprattutto con le gravidanze spontanee in coppie infertili, stratificate per età della coppia, non mostrano nella nostra esperienza un aumento della probabilità di anomalie congenite fetali e neonatali. Questo dato è in accordo con i dati delle maggiori esperienze internazionali sulle gravidanze dopo ART.
Abbiamo ricevuto da strutture estere blastocisti frutto di donazione dei gameti. Ci siamo occupati della preparazione endometriale delle pazienti da sottoporre al transfer embrionario con un tasso di gravidanza del 42.86% per trasferimento di una singola blastocisti. In queste coppie spesso di età più avanzata e condizioni di rischio maggiore per complicanze della gravidanza non trasferiamo mai più di un embrione.
*Dati fino al 2022