Conosciuta anche come PMS, la sindrome premestruale si riferisce a un insieme di sintomi che si manifestano nei giorni che precedono le mestruazioni e si risolvono al loro arrivo.
Insieme alla dottoressa Clara Gargasole, ginecologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano, cerchiamo di capire che cos’è la sindrome premestruale, con quali sintomi si manifesta e cosa fare per affrontarla.
Che cos’è la sindrome premestruale
La sindrome premestruale è un insieme di sintomi fisici e psicologici che si verificano durante la fase luteale del ciclo mestruale, ovvero la fase compresa tra l’ovulazione e l’inizio delle mestruazioni. Si stima che 3 donne su 4 abbiano avuto qualche forma di sindrome premestruale, che si manifesta con un’ampia varietà di segni e sintomi.
In particolare, i sintomi della sindrome premestruale tendono a ripresentarsi secondo uno schema prevedibile, e i cambiamenti fisici ed emotivi che si verificano possono variare da appena percettibili fino a intensi.
Sindrome premestruale: quali sono i sintomi?
I sintomi della sindrome premestruale possono essere emotivo-comportamentali o fisici.
Tra i sintomi emotivo-comportamentali indichiamo:
- tensione o ansia
- umore tendente al depresso
- crisi di pianto
- sbalzi d’umore, irritabilità o rabbia
- cambiamenti nell’appetito consueto, con desideri di alimenti particolari (come i dolci)
- difficoltà ad addormentarsi
- tendenza a isolarsi
- scarsa concentrazione
- alterazione della libido
Tra i sintomi fisici della sindrome premestruale includiamo:
- dolori articolari o muscolari
- mal di testa
- affaticamento
- aumento di peso correlato alla ritenzione idrica
- gonfiore addominale
- dolore al seno
- riacutizzazioni dell’acne
- costipazione o diarrea.
Sindrome premestruale: le cause
Cosa causi la sindrome premestruale non è noto, ma diversi fattori possono contribuire alla condizione:
- Cambiamenti ciclici negli ormoni: segni e sintomi della sindrome premestruale cambiano con le fluttuazioni ormonali e tendono a scomparire con la gravidanza e la menopausa.
- Cambiamenti chimici nel cervello: modifiche al livello di serotonina, un neurotrasmettitore che si ritiene svolga un ruolo cruciale negli stati dell’umore, potrebbe scatenare i sintomi della sindrome premestruale. Quantità insufficienti di serotonina possono contribuire alla depressione premestruale, così come all’affaticamento, alle voglie di cibo e ai problemi di sonno.
- Depressione: alcune donne con sindrome premestruale grave hanno una depressione non diagnosticata, sebbene la depressione da sola non causi tutti i sintomi.
- Mancato equilibrio nel rapporto tra estrogeni e progesterone.
- Alterazione nel ricambio idrosalino con conseguente calo di alcune sostanze, come il magnesio.
- Deficit vitaminico.
Sindrome premestruale: i rimedi
Anche se le cause non sono note, sappiamo che sono molte le attività e le accortezze che possono contribuire a diminuire i sintomi associati alla sindrome premestruale.
Molti di questi accorgimenti riguardano lo stile di vita. Indichiamo:
- moderato esercizio fisico (camminare, nuotare, correre) o ad attività quali yoga, pilates.
- una dieta equilibrata, ricca di vitamine e minerali, in particolare la vitamina E e la vitamina B
- assicurarsi una corretta idratazione, bevendo circa 2 litri di acqua al giorno
- la riduzione del consumo di sale e caffeina
- se lo specialista lo riterrà opportuno, l’utilizzo della pillola anticoncezionale, che inibisce l’ovulazione e consente di bilanciare al meglio estrogeni e progesterone, contrastando l’insorgenza dei sintomi caratteristici della sindrome.
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