COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Implantologia orale


L'inserimento di impianti endo-ossei ha lo scopo di creare supporto per le protesi che devono sostituire i denti mancanti. Gli impianti trovano impiego nella sostituzione di un singolo dente o di molti denti vicini (in mancanza di pilastri naturali), oppure per ancorare protesi mobili altrimenti poco stabili per la mancanza di cresta ossea.

Perché è utile un impianto endo-osseo?

Senza l'ausilio degli impianti non è possibile

  • risparmiare i denti vicini ad un singolo elemento, dovendo così costruire un ponte
  • protesizzare più denti in assenza di pilastri naturali precludendo la possibilità di ponti fissi
  • ancorare protesi mobili poco stabili.

In cosa consiste l'impianto endo-osseo?

Dopo l'anestesia si incide la mucosa nella zona implantare, nella quale verrà creata la sede per l'impianto con l'ausilio di frese calibrate. Si inserisce il dispositivo e si suturano i tessuti sopra di esso.
Si attende l'integrazione dell'impianto, che resta sommerso per un periodo tra i 3 ed i 12 mesi. Successivamente si procederà ad eseguire un ulteriore piccolo opercolo in modo da portare alla luce l'impianto.

Esistono alternative terapeutiche?

Ad oggi la protesi su impianti è quanto di più tecnologicamente avanzato l'odontoiatria può offrire. Le alternative coinvolgono in alcuni casi i denti adiacenti alla zona da protesizzare per la costruzione di ponti.

È un trattamento rischioso?

I rischi sono assimilabili a quelli di una normale estrazione, come il sanguinamento e la sovrainfezione della ferita. Va considerato inoltre il rischio di coinvolgimento di strutture anatomiche vicine al campo chirurgico. La struttura anatomica che può essere coinvolta nell'arcata superiore è il seno mascellare, una cavità che si trova posteriormente al naso e sopra le radici dei denti che se coinvolta può causare sinusite.
Per l'arcata inferiore il rischio maggiore è correlato al contatto con il nervo alveolare inferiore, il cui coinvolgimento può causare anestesia temporanea o persistente che si estende fino all'angolo del labbro in caso di lesione, e formicolii o scosse elettriche nel caso di compressione.
Infine è da contemplare il rischio che sebbene in bassa percentuale comunque presente di fallimento dell'osteointegrazione con la perdita dell'impianto.
È fondamentale avvertire sempre gli operatori di non usare guanti in lattice nel caso in cui si dubiti o si sia certi di allergia a questo materiale.

Torna su