COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Vaccino COVID-19: chi deve farlo e quando

Con una circolare del 27 settembre 2023 il Ministero della Salute ha dato il via alla campagna di vaccinazione anti COVID-19. Il vaccino rappresenta un aiuto fondamentale nel prevenire la malattia COVID-19, causata dall’infezione del virus SARS-CoV-2.

Chi deve fare il vaccino? I vaccini attualmente disponibili sono efficaci contro le ultime varianti? Ne parliamo con la dottoressa Elena Azzolini, responsabile del Centro vaccinale IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano.

COVID-19: quale vaccino viene somministrato?

Nell’ambito della campagna vaccinale autunnale e invernale anti COVID-19 verrà somministrato il vaccino Comirnaty Omicron XBB 1.5: si tratta della nuova formulazione monovalente del vaccino Pfizer-BioNtech adattato contro la sottovariante del virus Omicron XBB.1.5 (nota anche come “Kraken”).

La sottovariante Omicron XBB.1.5 è strettamente correlata ad altre varianti del virus in circolazione, pertanto il vaccino potrebbe contribuire a proteggere l’organismo contro l’infezione provocata anche da queste altre varianti, secondo la nota dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

È attesa inoltre l’approvazione da parte di EMA (European Medicines Agency, l’agenzia del farmaco europea) del vaccino proteico adiuvato Nuvaxovid XBB 1.5 aggiornato (prodotto da Novavax).

Vaccino COVID-19: chi deve farlo

La vaccinazione di richiamo con il vaccino aggiornato è raccomandata nei casi riportati nell’elenco seguente, tuttavia è bene sottolineare come sia fondamentale la collaborazione dei medici di base e/o specialisti che conoscono la storia clinica di ogni singola persona e che pertanto potranno suggerire l’esecuzione del vaccino, tenendo conto del quadro clinico e valutando rischi e benefici.

La vaccinazione è inoltre consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità.

La circolare ministeriale (allegato 2) raccomanda la vaccinazione a:

  • Persone a partire dai 60 anni di età.
  • Ospiti delle strutture per lungodegenti.
  • In gravidanza (qualsiasi trimestre) e nel post-partum comprese coloro che sono in allattamento.
  • Operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza; studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione.
  • Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto presentano patologie o condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave, quali:
  1. Malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica, la broncopatia cronico ostruttiva (BPCO), la fibrosi polmonare idiopatica, l’ipertensione polmonare, l’embolia polmonare e le malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia.
  2. Malattie dell’apparato cardio-circolatorio (esclusa ipertensione arteriosa isolata), comprese le cardiopatie congenite e acquisite, le malattie coronariche, lo scompenso cardiaco e i pazienti post-shock cardiogeno.
  3. Malattie cerebrovascolari.
  4. Diabete/altre endocrinopatie severe quali diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, morbo di Addison, panipopituitarismo.
  5. Malattie neurologiche quali sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis, altre malattie neuromuscolari, patologie neurologiche disimmuni e malattie neurodegerative.
  6. Obesità (BMI >30).
  7. Dialisi o insufficienza renale cronica.
  8. Malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, quali talassemia major, anemia a cellule falciformi e altre anemie croniche gravi.
  9. Patologia oncologica od onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi, in attesa di trattamento o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure.
  10. Trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva.
  11. Trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica).
  12. Attesa di trapianto d’organo.
  13. Terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CAR-T).
  14. Immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.).
  15. Immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.).
  16. Asplenia anatomica o funzionale, pregressa splenectomia o soggetti con indicazione alla splenectomia in elezione.
  17. Infezione da HIV con sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), o con conta dei linfociti T CD4+.

Chi non rientra nelle categorie raccomandate può fare il vaccino?

Le persone che non rientrano nelle categorie raccomandate ma che desiderano fare il vaccino, possono richiedere di sottoporsi a vaccinazione. Saranno le autorità sanitarie di riferimento a verificare la disponibilità di dosi e dunque a confermare o meno la possibilità di vaccinarsi.

Vaccino COVID-19: quando farlo?

La dose di richiamo è raccomandata trascorsi almeno 3 mesi dall’ultima dose di vaccino anti-COVID-19 ricevuta, a prescindere da quante volte si è contratta l’infezione o da quante dosi di vaccino si sono fatte in passato.

È bene sottolineare, inoltre, che una recente diagnosi di infezione (tampone positivo a SARS-CoV-2) non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione.

In genere, il richiamo vale un anno.

Si possono fare altri vaccini come l’antinfluenzale?

I nuovi vaccini aggiornati possono essere somministrati in contemporanea ad altri vaccini, come per esempio il vaccino antinfluenzale (la campagna vaccinale contro l’influenza stagionale è prevista anch’essa in autunno/inverno), salvo eventuali specifiche indicazioni d’uso o valutazioni cliniche.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici
Torna su