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Acne: quali sono le cause e come curarla

L’acne è un disturbo della pelle caratterizzato da un’infiammazione delle unità pilosebacee, (il follicolo pilifero e la sua ghiandola sebacea), che si traduce nella comparsa, in zone del corpo quali volto, torace, dorso e collo, di lesioni di vario tipo: comedoni (punti neri e bianchi), papule, pustole e, nei casi più seri, cisti e noduli. Le forme più severe, se non adeguatamente trattate, possono inoltre portare alla formazione di esiti cicatriziali e macchie scure persistenti (pigmentazione post- infiammatoria).

L’acne può manifestarsi con diversi gradi di severità e in vari periodi della vita e può rappresentare un problema estetico di notevole impatto, tale da influenzare la sfera psicologica.

Quali sono le cause dell’acne e come si cura? Ne parliamo con la dottoressa Chiara Perugini, dermatologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso gli ambulatori Humanitas Medical Care.

Acne: quali sono i sintomi

I segni e sintomi caratteristici dell’acne sono:

  • punti neri (comedoni aperti)
  • punti bianchi (comedoni chiusi)
  • papule (piccoli rilievi della pelle di colore rosa)
  • brufoli (pustole con l’estremità superiore bianca o gialla, contenenti pus)
  • noduli (formazioni sottocutanee)
  • cisti (lesioni più profonde)
  • eritema

Talvolta, può esserci contestualmente sensazione di prurito, di dolore e di fastidio.

L’acne può presentarsi anche con più manifestazioni cliniche contemporaneamente, come accade spesso negli adolescenti, in cui la compresenza di punti bianchi, punti neri, papule e pustole è comune.

In base alla gravità delle lesioni, possiamo distinguere diversi gradi di acne:

  • acne lieve: caratterizzata per lo più da comedoni e da altre lesioni non-infiammatorie o minimamente infiammatorie; 
  • acne moderata: presenza di più comedoni, papule, pustole, con prevalenza di lesioni infiammatorie ;
  • acne severa: contraddistinta da lesioni di tipo nodulo-cistico, con interessamento del volto, ma anche del tronco. 

Acne giovanile e acne tardiva

In base all’età di comparsa, si distinguono due tipologie più frequenti di acne:

  • Acne giovanile (o adolescenziale): riguarda circa il 75% di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 20 anni; compare durante la fase puberale dello sviluppo sessuale per poi, spesso, scomparire al termine dello stesso.
  • Acne dell’adulto (o tardiva): persiste in età post-adolescenziale o si sviluppa in età adulta (anche in chi non ha sofferto della forma giovanile). Generalmente è più frequente nella popolazione femminile. 

Oltre a questi due quadri più frequenti, è possibile identificare altre forme di acne in base al periodo di insorgenza, come l’acne neonatale e l’acne gravidica.

Acne cistica e acne comedonica: le differenze in base alla morfologia delle lesioni

Un’altra distinzione viene effettuata da un punto di vista clinico in base alla prevalenza delle manifestazioni cliniche: si parla per esempio di acne comedonica se prevalgono i punti neri o punti bianchi, che, se non trattati, possono evolvere in papule o pustole

L’ acne nodulo-cistica o conglobata, invece, è la forma più severa di acne, e si caratterizza per la presenza di noduli multipli e cisti di grandezza variabile – da pochi millimetri ad alcuni centimetri – su viso e tronco, con tendenza alla fistolizzazione. 

Visita dermatologica

La visita dermatologica è un passaggio fondamentale per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere dermatologico come l’acne.

Acne: quali sono le cause 

L’acne è una patologia a eziologia multifattoriale, in cui intervengono diversi processi:

  • Alterazione del processo di cheratinizzazione (formazione dello strato cutaneo)
  • Aumento della produzione di sebo
  • Colonizzazione da parte del batterio Cutibacterium acnes
  • Infiammazione.

Rilevante è l’assetto ormonale, che può stimolare le ghiandole sebacee a una maggiore produzione di sebo. Proprio durante l’adolescenza ha inizio la stimolazione ormonale che causa l’aumento di volume delle ghiandole sebacee e l’avvio della produzione del sebo.

In alcune persone maggiormente predisposte si ha una produzione eccessiva di sebo e un’aumentata presenza di un batterio chiamato Cutibacterium acnes. Ciò può inizialmente contribuire alla formazione di comedoni che agiscono come un tappo, impedendo lo scorrimento del sebo dalla ghiandola alla superficie cutanea e favorendone, quindi, il ristagno e la degradazione, con conseguente ulteriore proliferazione batterica e infiammazione. Così i comedoni possono evolvere in papule, brufoli (pustole), noduli e cisti. In ultimo, poi, può verificarsi una distruzione del follicolo pilifero, con la formazione di una cicatrice

Alla base dello sviluppo dell’acne si riconosce generalmente una predisposizione genetica e quindi storia familiare: un ragazzo o una ragazza hanno maggiori probabilità di avere l’acne se uno o entrambi i genitori ne hanno sofferto. 

Alcuni fattori possono inoltre favorire la comparsa dell’acne o peggiorarne l’aspetto:

  • squilibri ormonali
  • stress: per altro la stessa acne è causa di stress e quindi si può alimentare un circolo vizioso
  • agenti ossidanti (fumo, alcol)
  • inquinamento ambientale
  • uso di alcuni farmaci
  • disordini alimentari: una dieta con alimenti ad alto indice glicemico (cioè carboidrati raffinati, pasta, pane e dolci) può peggiorare il quadro clinico
  • una scorretta igiene personale: lavarsi con troppa frequenza e/o con saponi non appropriati può aumentare la secrezione di sebo e l’irritazione, quindi peggiora l’acne

Inoltre, la tendenza a spremere brufoli e punti neri (o la loro rimozione dall’estetista) peggiora la manifestazione, contribuendo a diffondere l’infiammazione e aumentando il rischio di cicatrici e sovrainfezioni; anche l’uso di cosmetici comedogenici (come alcuni trucchi in crema) può risultare controproducente.

Come curare l’acne?

La diagnosi di acne viene posta dal dermatologo dopo un’accurata visita dermatologica; lo specialista prescriverà il trattamento più indicato al singolo caso. In presenza di acne è fondamentale rivolgersi al dermatologo prima possibile ed evitare il fai da te: una terapia precoce, infatti, può aiutare a evitare la formazione di cicatrici da acne che possono essere causa di disagio per la persona, costituendo pertanto un problema estetico e psicologico. 

In passato l’acne era trattata principalmente con gli antibiotici ma, anche in considerazione dello sviluppo di numerose resistenze a tali trattamenti e delle nuove scoperte sulle cause, attualmente si evita il ricorso esclusivo all’antibiotico, abbinandolo, quando necessario, ad altre terapie. 

Per la cura dell’acne lieve si predilige generalmente la terapia topica con detergenti specifici e creme ad azione antibiotica o antisettica, ma anche retinoidi (derivati della vitamina A) topici con azione levigante, che agiscono più attivamente sui comedoni e le microcisti. Possono essere inoltre associati peeling e micropeeling: si applicano cioè sulle zone interessate soluzioni glicoalcoliche (in genere a base di acido glicolico e acido salicilico a bassa concentrazione) che disinfettano e favoriscono la desquamazione cutanea, liberando i follicoli dai comedoni. 

Per l’acne moderata e severa, invece, può essere prescritta una terapia sistemica (per bocca), a base di antibiotico e/o a base di un derivato dalla vitamina A (isotretinoina), efficace in moltissimi casi, ma da utilizzare sotto stretto controllo medico, perchè non privo di effetti collaterali. 

L’acne nella popolazione femminile giovanile, se associata a squilibri ormonali o a un ovaio policistico, può trarre giovamento dall’uso di una pillola anticoncezionale specifica (con azione antiandrogena). 

Cicatrici da acne: i laser

Il laser CO2 ablativo utilizzato in una specifica modalità chiamata “ablativa frazionata” permette la naturale rigenerazione cutanea ed è indicato nel trattamento delle cicatrici da acne. Il trattamento si effettua quando l’acne è ottimamente controllata dalla terapia medica. 

Il tessuto cutaneo si rigenera e riduce la profondità della cicatrice rendendo la pelle più compatta e uniforme. Questo avviene grazie agli spot (micro colonne di energia) che superano il tessuto fibroso e penetrano in profondità nella cicatrice, inviando alla pelle segnali di rigenerazione, neo-vascolarizzazione e produzione di collagene.

Il trattamento laser CO2 ablativo non può essere effettuato in alcune situazioni, quali gravidanza, allattamento, su pelle abbronzata o in previsione di esposizione solare, e in caso di assunzione di alcuni tipi di farmaci. 

Il DYE laser è particolarmente indicato in caso di macchie da acne e cicatrici molto vascolarizzate perché utilizza una lunghezza d’onda in grado di colpire l’emoglobina dei capillari dilatati, che conferiscono la colorazione rossastra delle cicatrici.

Questa tipologia di laser per le cicatrici da acne riduce l’infiammazione e rimodella la cicatrice, rendendola piatta e naturalizzando il colore.

Come prevenire l’acne?

Sulla predisposizione genetica all’acne non si può intervenire, ma si può agire preventivamente su gran parte degli altri fattori. Può quindi essere consigliabile evitare:

  • una dieta con alimenti ad alto indice glicemico;
  • l’utilizzo di detergenti, creme e trucchi irritanti o comedogenici;
  • di andare a dormire senza aver rimosso il make up;
  • di esporsi al sole senza protezione solare;
  • di spremere eventuali punti neri e brufoli.

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